(44 PT) Shevchenko, (28 ST) Gilardino.
Abbiamo giocato con Dida, Stam (Cafu dal 8 ST), Maldini, Nesta, Serginho, Gattuso, Pirlo, Seedorf (Kaladze dal 26 ST), Kakà, Shevchenko (Rui Costa dal 30 ST), Gilardino.
Il tema tattico: lavori in corso... Sui tre punticini di Padova, e sulla porta di Dida rimasta inviolata per il secondo turno consecutivo, c'è poco da arrotare iperboli. E' il triste record del non gioco. Siamo riusciti a subire l'iniziativa del Treviso - si rammenti: compagine di categoria inferiore, iscritta al campionato di Serie A ad agosto non per merito sportivo ma per altrui disavventure societarie: zero punti e un gol segnato in quattro giornate - esattamente per un'ora di gioco, equamente ripartita fra i due tempi! Imbarazzante. Stam ci ha messo, a memoria, almeno quattro pezze: due ragguardevoli nei primi cinque minuti del secondo tempo. Seedorf e Serginho erano altrove, seppure schierati nell'undici iniziale: turno di riposo. Non riposa MAI, viceversa, Pirlo (sesta partita in diciotto giorni); al che viene da domandarsi - assunto che lo svizzero non sia presentabile al pubblico - se Carlone non abbia un qualche conto in sospeso con Rui Costa: il portoghese (che non è un fulmine di guerra, ma è l'unico rifinitore di cui disponiamo) entra solo a risultato acquisito: come a dire, per evitare danni... Ribadisco che Ringhio non ringhia, ma al massimo grufola dietro agli avversari: lo si vede da come corre, e mette tristezza perché è l'ombra del Sindaco che conosciamo. Incorniciato il grigio quadro del nostro centrocampo, non fa notizia che al Gila (seconda ciliegina) vengano meno i rifornimenti. Sheva e Kakà, che in questo momento hanno più gamba, i palloni scendono a prenderseli fin sulla mediana: poi è un flipper di tocchi e finte e dribbling per aprirsi un varco. Preoccupante e indicativo che la manovra trovi respiro sulla fascia (l'unica) solo quando entra nonno Cafù...
La tribuna di Steve: sole per gli annali. Quattro mesi esatti dopo la notte delle streghe turche, Sheva torna sul dischetto senza paura. Ne aveva voglia: si nota da come guarda l'arbitro Palanca alla moda dell'Old Trafford, prima della rincorsa. E' il pomeriggio dei record: celebriamo il centocinquantesimo gol del Balon d'Or, che ancora una volta sblocca uno 0-0 paludato. E celebriamo anche il capitano coraggioso: 800 presenze in Serie A (demolito un altro primato del bianconero Dinosauro Zoff). Per il traguardo storico, poca enfasi mediatica, quasi indifferenza: d'altronde, la linea editoriale è stata tracciata a inizio stagione. Ma poco conta. Si sa che vende meglio lo strillone delle ginocchia malate. E allora non resta che attendere Gelsenkirchen: solo la notte di coppa dirà se il polso del malato dà segnali autentici di ripresa.
25 settembre, 2005
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