Bivio Milan: Sheva o Pato?
[Gazzetta.it] Il Milan è a un bivio: deve decidere se investire sul ritorno di Andriy Shevchenko oppure se puntare sul talento di Alexandre Pato. Soltanto uno dei due può arrivare, poiché sono entrambi extracomunitari. Nella rosa dei rossoneri, dopo l’italianizzazione di Kakà, c’è un posto libero per un lavoratore proveniente da un Paese non affiliato all’Unione Europea. Galliani e Braida stanno studiando le mosse, valutando tutt’e due le operazioni e ascoltando i consigli di Ancelotti. Il possibile ritorno di Shevchenko piace moltissimo al presidente Berlusconi che non ha mai nascosto il feeling con l’ucraino. L’eventuale arrivo di Pato rappresenterebbe l’inizio di una nuova era milanista, poiché il brasiliano ha soltanto 17 anni e tutti lo definiscono il campione del futuro.
CONTATTO - La novità è la seguente: il Milan ha fatto un’offerta ufficiale al Chelsea, 25 milioni di euro per riavere la proprietà del cartellino di Sheva. Il presidente Roman Abramovich e il suo braccio esecutivo Peter Kenyon chiedono però 35 milioni di euro. La trattativa non è semplice e i dirigenti milanisti lo sanno bene. Nella scorsa estate hanno incassato 46 milioni dalla cessione di Sheva, ripianando così il bilancio. Ora non vorrebbero svenarsi. Shevchenko, da parte sua, è disponibile a una sensibile riduzione dell’ingaggio. Attualmente percepisce dal Chelsea uno stipendio di 7 milioni di euro a stagione. Per tornare al Milan gli bastano 5,5 milioni.
TRATTATIVA - La volontà di Shevchenko, in questo affare, è determinante. Il campione ucraino ha più volte espresso il desiderio di tornare al Milan. Non si è trovato bene in Inghilterra, non ha legato con l’allenatore José Mourinho che, anche recentemente, gli ha rifilato alcune stoccate del genere: «In casa mia comando io. In casa di Sheva, invece, comanda la moglie». Logico che il rapporto tra i due sia praticamente inesistente e altrettanto logico che non si possa trascinare per un’altra stagione. Abramovich ha parlato con Mourinho che gli avrebbe dato il benestare per la cessione di Shevchenko, ma ora si deve raggiungere l’accordo con gli acquirenti, cioè con il Milan. Shevchenko è stato molto chiaro in proposito: se non torna in rossonero, resta a Londra. Non gli interessano altre soluzioni.
RIUNIONE - Martedì il Chelsea si raduna a Los Angeles e sarà l’occasione per l’attaccante di parlare con i dirigenti inglesi. Lui è sempre rimasto in contatto con l’Italia, con i suoi amici e anche con i dirigenti milanisti. La prossima settimana sarà decisiva per conoscere il futuro di Sheva. Il suo ritorno al Milan non comporterebbe alcun problema all’interno dello spogliatoio, come si era vociferato da più parti: gli ex compagni hanno dimenticato il clamoroso addio di un anno fa, con spiegazioni poco chiare, e sono pronti a riaccoglierlo senza polemiche. Alla ripresa degli allenamenti del Chelsea bisognerà anche vedere come si comporterà Mourinho con Shevchenko: gli parlerà o lo ignorerà come ha fatto nell’ultimo periodo della scorsa stagione? Anche da questo si potrà capire qualcosa di più.
ALTRA IPOTESI - In ogni caso il Milan tiene aperta la strada che porta a Alexandre Pato. Il brasiliano, 17 anni, è impegnato nel Mondiale Under 20 in Canada, ma i dirigenti rossoneri sono in costante contatto con il procuratore Gilmar Veloz. Pato, il cui cartellino è di proprietà dell’Internacional di Porto Alegre, costa 20 milioni di euro e i rossoneri sono disposti a sborsare questa cifra. Al giocatore verrebbe sottoposto un contratto di cinque anni per 1,5 milioni netti a stagione. E’ possibile superare anche il problema di tesseramento che riguarda i minori: il Milan sarebbe disposto a organizzare il trasferimento di tutta la famiglia di Pato garantendo al padre un posto di lavoro.
CONCORRENZA - Sul gioiellino brasiliano si sono, però, tutte le grandi d’Europa. Il Milan è in pole position, ma il Chelsea non molla la presa e ha già formulato un’offerta ufficiale all’Internacional. L’Inter e il Real Madrid seguono attentamente la situazione e, secondo il procuratore Gilamr Veloz, avrebbero già comunicato alla società brasiliana le loro intenzioni. A questo punto, l’impressione è che il pallone torni nei piedi di Pato, il quale dovrà decidere il suo futuro: l’idea di giocare nel Milan assieme a Kakà e Ronaldo lo alletta parecchio. Molto di più del trasferimento in Inghilterra o in Spagna.
07 luglio, 2007
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4 commenti:
UNO TRA SHEVA E PATO, 09/07/2007
L’ambiente, la compattezza del gruppo, un pater familias come Carlo Ancelotti, la lungimiranza di Adriano Galliani sono le armi vincenti del Milan. A tenere in piedi la baracca ci ha spesso pensato Kakà, ma il continuo stillicidio di notizie sul suo prossimo favoloso ingaggio, che andrebbe a sforare tutti i parametri fissati dalla società, non è visto di buon occhio dallo spogliatoio. Una grande punta comunque arriverà (anche se Ronaldo rigenerato fisicamente è una garanzia). Gli obiettivi sono sempre quelli: Ronaldinho, Eto’o, Shevchenko e la new entry Pato (magari da gennaio), ambito anche da Inter e Chelsea. Per il gioco degli extracomunitari, il Milan sarà costretto a scegliere tra l’ucraino (che tanto piace al presidente Berlusconi) e il brasiliano.
da: www.ilgiornale.it
Visto Pato, il problema non si pone. Tutte le altre baggianate vogliono poter dire una cosa sola.
Non si vogliono spendere più soldi.
Diciamolo con chiarezza e con delle facce più credibili di quelle che occupano ora Via Turati. Se da Arcore hanno fatto quattro conti e si sono resi conto che in un quadriennio sono stati spesi quanti denari bastavano per comprare i migliori oggi, il ragionamento è convincente.
Ma, come si dice dall'estate scorsa, un po' di coerenza. Via gli incapaci, ed apriamo un nuovo ciclo con aria e facce nuove.
Con questa onestà non si perde nemmeno un tifoso, con l'altro tran-tran si finisce per nauseare quelli che nonostante tutto con i loro soldi fanno gli abbonamenti e vanno in trasferta ed hanno un cervello autonomo per giudicare.
Nostalgia del Milan che fu.
Il Lunedì bulgaro è sempre fonte di ispirazione. Ieri 9 ad esempio, mi sono convinto di due verità: il popolo (tutto, incluso quello rossonero) è bue per davvero! perché sono fioccati sms - sempre che non li scriva Suma da Cesenatico - di tifosi che invocano Pato e condannano il traditore ucraino ai propri destini londinesi. E mi domando: ma di costoro, quanti avranno visto mai giocare il signor Pato una-volta-una nella vita? Come detto altrove, la voglia di crederci ancora mi sta abbandonando per sempre. Poi ho ascoltato con attenzione il mio beniamino Ordine, che con voce suadente (gli è scappata solo una mezza escalation di toni striduli suoi, tipo bancarella dei capitoni) esponeva con inusitato equilibrio argomenti pro e contro il ritorno del Balon d'Or. Sono sobbalzato sulla poltrona, riadagiandomi solo nel momento in cui da qualche casa è piovuto in studio un altro sms, che recitava più o meno così: caro Franco, ma com'è che passi la giornata a sparare a zero su Sheva, definendolo altrove un pacco, mentre qua ci racconti la rava e la fava? Cribbio, un lampo di verità attraversa i cieli di Bulgaria - ho pensato. Va da sè che il Nostro ha ritrattato e poi sviato il discorso. Gran finale con la telefonata del Cranio: il cameriere Serafini gli ha proposto una sequenza di domande garbate, dimenticandosi sbadatamente l'unica che avesse un minimo d'interesse (quella su Sheva) e le conclusioni che possiamo tirare sono sempre le solite. Soldi in cassa non ce ne sono, al ritiro di facce nuove non se ne vedranno, e se si farà un investimento sarà di nuovo nell'ordine della decina di milioni. Ma quanto siamo forti e quanto siamo belli...
IL MILAN RIPENSA A RONALDINHO
Missione a Barcellona imminente
09/07/2007 - Ci si aspetta una svolta nel mercato del Milan e questa settimana potrebbe finalmente portarla. Gli ultimi segnali da via Turati parlano di una nuova virata verso Ronaldinho. I primi segnali sono arrivati dalla Spagna, dal quotidiano "Sport", molto vicino ai gossip da spogliatoio di casa blaugrana. Ma anche da ambienti intorno alla squadra rossonera filtrano novità in questo senso. Ciò che è certo che che Roberto de Assis, il fratello-agente di Ronaldinho, è tornato a farsi sentire dalle parti di via Turati. Si sta cominciando a capire che tra Messi, Ronaldinho, Eto'o e Henry uno rischia di essere di troppo. Incedibile Messi, restano Eto'o e Ronaldinho, ma "Dinho" è da sempre il preferitio in casa rossonera. Il Milan è pronto a partire per Barcellona e a fare un'offerta. Il numero 10 blaugrana ha una clausola rescissoria di 125 milioni di euro. Impossibile arrvare a quella cifra, verosimile arrivare alla metà, anche perché poi l'asso brasiliano andrebbe a guadagnare almeno la stessa cifra del nuovo contratto di Kakà vale a dire 8,5 milioni netti a stagione. Resta poi da capire se Ronaldinho potrà essere tesserato come comunitario. Per la circolazione interna alla Spagna lo è già, ma il passaporto spagnolo non è ancora arrivato quindi in un trasferimento internazionale, a oggi, viene considerato "extra".
Non è un discorso fine a se stesso quello dello status, perché su questo si innesta il nome di Shevchenko. L'ucraino, in ritiro con il Chelsea, pare intenzionato a dire che se ne vuole andare. Sheva proporrà al suo presidente Abramovich questa soluzione: un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a una cifra abbastanza alta tra un anno. Anche così non è semplice arrivare a un accordo, ma l'ex rossonero ci proverà fino alla fine. E poi c'è Pato Alexandre, che è sempre un obiettivo possibile anche se un po' acerbo.
Il Milan può dedicarsi totalmente al mercato in entrata anche perchè ha ricevuto il segnale di resa del Real per Kakà. Adriano Galliani - intervenuto a Milan Channel - ha rivelato il contenuto di una telefonata ricevuta da Mijatovic. Il d.s dei blancos, parlando a nome del presidente Calderon, ha fatto sapere che i merengues si ritirano ufficialmente nella corsa per il brasiliano, rinunciando a trattare con il giocatore. Il vicepresidente rossonero ha anche aggiunto che il Milan ha raggiunto l'accordo con il Real Saragozza per il prestito con diritto di riscatto di Ricardo Oliveira.
da: www.tgcom.mediaset.it
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