12 ottobre, 2006

LA FOSSA VIVE

Dal gioco nasce l'amicizia, e quando il gioco finisce, resta l'amicizia.

[SosItalia.it] Questa la scritta comparsa sulla targa che sabato 7 ottobre i tifosi della ex Fossa dei Leoni hanno applicato sui nuovi giochi da esterni donati al Villaggio SOS di Saronno. Un gruppo numeroso di ragazzi e famiglie, accomunati soprattutto da una grande amicizia e da una passione per la squadra del Milan, ha trascorso un'intera giornata al Villaggio SOS di Saronno, al quale ha regalato nuovi giochi di legno per il giardino del villaggio: un'altalena, una torretta con scivolo, panchine, tavoli.
Questa splendida iniziativa nasce purtroppo da un episodio spiacevole, ovvero dallo scioglimento della storica tifoseria milanista. A testimonianza dell'ottimismo e dello spirito di amicizia e desiderio di condivisione che accompagna però questo gruppo, la Fossa dei Leoni ha deciso di devolvere la somma derivata dalla sua chiusura ad alcuni progetti sociali, tra cui appunto il Villaggio SOS di Saronno.
Non potevano scegliere frase migliore da apporre sulla targa che hanno regalato al villaggio!
Grazie di cuore.

I Villaggi SOS sono unorganizzazione indipendente e non governativa, impegnata a difendere i diritti dei bambini e a soddisfare i loro bisogni.

Anche Andriy Shevchenko è Ambasciatore FIFA per SOS, con l'obiettivo di aiutare i bambini e supportare la costruzione del nuovo Villaggio SOS di Brovary, in Ucraina.

«Ci sono molti problemi in Ucraina e dobbiamo assolutamente migliorare la situazione dei bambini: i bambini sono il futuro», le parole di Sheva il giorno dell'investitura ufficiale, allo stadio Respublikanskiy di Kiev.

La Fossa e Sheva, volti e immagini di un Milan che non esiste più. E dio solo sa quanto il Milan, oggi, avrebbe bisogno dell'uno e dell'altra. Della classe, della forza, dello spirito e dei gol del Balon d'Or per certo; ma anche di una sana e costruttiva contestazione a questa dirigenza, a questo staff tecnico e a più d'un elemento di questo spogliatoio. Per rialzare insieme la testa e ricominciare a difendere il blasone del Diavolo. Viceversa, la paresi delle idee e delle intenzioni regna sovrana e incontrastata, la squadra va alla deriva, la proprietà tace... e la curva canta "Carlo Ancelotti". Tutti a libro paga di Adriano Galliani.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questa è la notizia apparsa sul sito internet di SOS Italia fondazione ONLUS, organizzazione indipendente e non governativa impegnata a difendere i diritti dei bambini, che hanno perso i loro genitori o che non sono in grado di vivere con loro stabilmente in una casa e a soddisfare i loro bisogni.
Come sempre, quando si tratta di gruppi ultras e di tifosi, le buone notizie vengono sempre dimenticate e, probabilmente, non ne avrete trovato traccia da nessuna parte.
So che l'intento con cui i ragazzi della Fossa hanno fatto questo gesto non era certo quello di farsi pubblicità o comparire su giornali o televisioni, ma mi sembra giusto sottolineare il loro comportamento e la scelta di devolvere il loro denaro (e un po' anche nostro, visto che chiunque di noi avrà comprato una sciarpa, un cappellino, una maglietta, un adesivo, una foto o quant'altro) in beneficenza.
Molte volte i gruppi ultras e le curve in ogni parte d'Italia, raccolgono fondi e denaro da offrire a chi è più sfortunato, ma quasi mai questi gesti vengono pubblicati, sottolineati ed elogiati dagli organi di informazione, sempre pronti e scagliarsi contro di loro quando, invece, si rendono responsabili di gesti violenti e deprecabili.
Inoltre questa è un'occasione per nominare nuovamente e tornare a parlare della Fossa dei Leoni; è passato quasi un anno dallo scioglimento ma il vuoto lasciato in Curva Sud è tutt'ora evidente e non è ancora stato colmato; personalmente mi fa sempre una certa impressione e mi fa venire un po' di nostalgia, salire le scale o le rampe di San Siro, arrivare alle entrate che danno sugli spalti e non vedere più il materiale della Fossa esposto per la vendita e quei ragazzi che ci sono sempre stati dalla prima volta che ho messo piede allo stadio.
Ormai la Fossa appartiene al passato del tifo milanista, molto è cambiato da quando non esiste più e non sta a me stabilire se in meglio o in peggio; ho la mia opinione e me la tengo ma gesti come questo dimostrano che la Fossa non era solo un gruppo ultras ma un insieme di persone che condividevano, non solo una grande passione per il Milan, ma anche valori importanti e speciali come lo spirito di amicizia, il desiderio di condivisione dei momenti belli e brutti che chiunque può passare nella propria vita, non solo di tifoso, la solidarietà, e la voglia di aiutare il prossimo, soprattutto se più sfortunato e in difficoltà; mi piace pensare che il leone che c?era (e c'è ancora) in ognuno di noi non sia mai morto e che sia ancora capace di mostrare con gesti come questi la sua generosità ed il suo meraviglioso cuore, quel cuore rossonero che non smetterà mai di battere finchè esisteranno tifosi così!

Davide Bin, davbin@inwind.it