23 agosto, 2008

SHEVA TORNA A CASA...

BENTORNATO SHEVA, 23/08/2008
19.58: Svolta nella trattativa per Andriy Shevchenko.

Ora si può dire: SHEVA TORNA IN ROSSONERO. Dopo giorni di attesa, il campione ucraino può tornare a sorridere e riprendersi la maglia che sente sua. Una lunga attesa, durata due anni. Andriy Shevchenko torna ad essere un giocatore del Milan. Il neo attaccante rossonero è felicissimo e a stento trattiene gioia e commozione: «Sto bene, sono contento. Era tempo che speravo di tornare e già ieri immaginavo che questa trattativa potesse concludersi bene. Per me è come aver vinto una Champions League. Ci sono state delle complicazioni, ma ora che tutto si è risolto sono proprio felice». Sono state queste le prime dichiarazioni di Sheva alla redazione di ACMilan.com e Milan Channel. Il suo arrivo è previsto nella giornata di domani, si sottoporrà alle visite mediche e poi comincerà ad allenarsi con la squadra. Le emozioni, le sensazioni provate nel corso di questi due anni sono state tante. Ora Sheva può contare sulla sua forza d'animo, sulla voglia di riscatto che ha, per tornare ad essere uno dei più grandi attaccanti del mondo. Il tabellino con i suoi 173 gol in rossonero (più il rigore di Manchester e il gol ingiustamente annullato nella semifinale di Barcellona nel 2006) aspetta solo di essere aggiornato, per la gioia e la felicità di tutti i tifosi del Milan. [ACMilan.com]

SHEVCHENKO BACK TO MILAN, Sat 23 Aug 2008

Chelsea Football Club has agreed terms for Andriy Shevchenko to return to AC Milan. Details of the agreement will remain confidential. The move is subject to a successful medical. Shevchenko signed for Chelsea from Milan before the 2006 World Cup for an undisclosed club record fee but the goals did not flow at the rate seen in Italy. He ended his first English season with 14 in total, four in the League, although there were some great strikes among them, not least at White Hart Lane in an FA Cup replay. However a hernia operation in the closing weeks of the 2006/07 season ruled him out of the Cup Final win at Wembley. By then he was already a Carling Cup winner, having played all but the closing seconds of a 2-1 win over Arsenal at Cardiff. Although the surgery cleared the way for a full pre-season the following summer, fitness problems returned to keep Andriy out of competitive action until mid-September 2007. In his second game back he scored the final goal of the José Mourinho era, in a home Champions League draw to Rosenborg. There followed an outstanding strike in the Carling Cup against Leicester but just as Shevchenko hit a good groove leading up to Christmas, scoring six important goals in ten appearances with Didier Drogba out injured, back-related problems called a seven-week halt. Although he made seven more sub appearances and scored the final league goal of last season, he did not start a game in 2008. His 2007/08 record was 8 goals in 12 starts 13 sub appearances, taking his Chelsea totals to 22 goals in 53+23 games. Further surgery this summer left him behind in the pre-season fitness schedule and although he was involved in games in Malaysia and Russia, he was not part of the opening weekend win against Portsmouth. A completed move to Milan will see Shevchenko return to a club he first joined in 1999 and one where is all-time second highest scorer with 173 goals in 296 games. Chelsea Football Club would like to thank Andriy for his contribution during his two seasons in England. [ChelseaFC.com]

... E SHEVALOVE SI CONGEDA

Il Balon d'Or torna a casa. Ma quale casa troverà? Per due lunghi, orribili anni abbiamo sognato ad occhi aperti di vivere una serata come quella di oggi. In principio, era pura e semplice utopia. L'estate scorsa ci eravamo quasi affezionati all'dea, prima di accorgerci del copione mediatico sottostante. Questa estate, in tutta onestà, avevamo smesso di crederci ben prima che il copione ci venisse riproposto, tale e quale a un anno fa. Di più, avevamo iniziato a sognare per Sheva un epilogo migliore: lontano dai livori del sordido Ancelotti, lontano dalle grinfie delle putrescenti cariatidi di Milanello (e cartastraccia circostante), lontano dai ghigni grotteschi del brianzolo Galliani. Avevamo sperato in una svolta inattesa, una nuova pista di mercato. Magari una luminosa redenzione sotto il sole caldo di Barcelona, nella splendida casa del Camp Nou... perché no, con il benefit di quella dimora da sogno a picco sul mare liberata proprio dall'ultimo fenomeno da baraccone di Bronzetti. Comunque fosse, lontano dalle macerie di questo povero Diavolo. Che non è più il Milan di Sheva, e purtroppo non è più il nostro Milan. Shevalove ha raccontato, dal 2005 ad oggi, la decadenza di un club che forse più di ogni altro in Italia ha interpretato il crepuscolo di un movimento sportivo, e volendo allargare ancora oltre l'orizzonte, il declino di una società civile. Restano solo disgusto e imbarazzo per questa dirigenza, per questo allenatore, per questi giocatori e per questo pubblico. Né dignità né onore per i nostri colori. Ma il Balon d'Or torna a casa. Ed un altro cerchio (forse l'ultimo) si chiude, per questo gruppo di uomini ostinati e predestinati. Resteremo in silenzio, a guardare. Da debita distanza. Siamo intimamente convinti che il ritorno sia un azzardo: perché due anni di sostanziale inattività pongono un'incognita, e soprattutto perché il contesto ambientale è il medesimo che due anni fa aveva creato le condizioni per il doloroso distacco. Il rischio concreto è che il Balon d'Or diventi il bersaglio principale ed il capro espiatorio di una nuova stagione fallimentare. Ma il calcio, si sa, è una scienza inesatta. E allora resteremo in silenzio, ad osservare e a sperare che il dio del pallone faccia accadere di nuovo la magia, e possa riaccendere la passione per la maglia e l'emozione inconfondibile che solo il 7 Rossonero ci può regalare. Comunque andrà, BENTORNATO AMATISSIMO CAMPIONE!