24 luglio, 2007

PAROLA DI SILVIO (segue)

Berlusconi: Per Sheva aspettiamo un segnale.

[SkyLife.it] Le cifre le ha ricordate l'ad del club, Adriano Galliani, sottolineando che quella che comincia oggi è la 22esima stagione della presidenza di Silvio Berlusconi al Milan, periodo durante il quale i rossoneri hanno conquistato 24 trofei, 13 in Italia e 11 in internazionali. «Sono il presidente che ha vinto di più nella storia del calcio mondiale», ha sottolineato Berlusconi. «Abbiamo già una grande rosa - ha detto - e in più avremo un nuovo grande acquisto. Col benestare del tecnico Carlo Ancelotti, anche se non è lui - ha scherzato - che caccia il grano».

QUARTETTO D'ATTACCO - Berlusconi ha poi ricordato di essere «lusingato e onorato di essere il presidente che ha vinto di più nella storia del calcio mondiale e vi garantisco che abbiamo intenzione di continuare. Nella prossima stagione il Milan sarà quello che ha già vinto la Champions League con in più Ronaldo, che ha trent'anni e tanta voglia di dimostrare di sapere vincere. A questo si aggiungerà almeno un campione che io e Ancelotti siamo sicuri di riuscire ad avere per poter rafforzare il nostro quartetto di attacco».

ABITUDINE A VINCERE - Prima della conferenza stampa, il patron ha scattato le foto di rito con i campioni rossoneri poi si è concesso a un bagno di folla con i tifosi assiepati lungo le cancellate di ingresso al centro sportivo di Milanello. Infine, ha ricordato che il Milan «è il campione d'Europa più forte di ogni altro, fatto da campioni che hanno contribuito a questa grande affermazione alla quale peraltro la nostra squadra ha ormai fatto l'abitudine».

RONALDINHO, O L'ESPATRIO - Quanto alla campagna acquisti, Berlusconi ha spiegato che la squadra è sul mercato ma «non ha però portato a conclusione i suoi obiettivi arrivando all'immissione di un nuovo campione al suo interno perché i giocatori possibili non avrebbero fatto la differenza e tutti quelli che avremmo voluto sono stati dichiarati incedibili». In particolare, non è andata a buon fine la trattativa con il Barcellona per Ronaldinho perché «il presidente [Joan Laporta, ndr] - ha raccontato Berlusconi - mi ha spiegato che se l'avesse ceduto avrebbe dovuto rinunciare al proprio ruolo e sarebbe stato costretto ad espatriare». Il Milan ha dunque proceduto a un restringimento della rosa, come chiesto dall'allenatore, e dato in prestito due attaccanti, Borriello [al Genoa] e Oliveira [al Real Saragozza], che «da noi non hanno potuto esprimere tutte le proprie capacità perché con la nostra rosa sono stati troppo poco in campo».

UN SEGNALE - Il Chelsea non intende cedere Andriy Shevchenko quindi l'attaccante non tornerà al Milan a meno che non dia egli stesso qualche segnale chiaro alla sua attuale squadra. Lo ha detto il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, sottolineando: «A Sheva sono molto legato, ma ci sono ostacoli insuperabili. Oggi non penso che il Chelsea possa accettare quell'offerta che noi e il mondo calcistico riteniamo congrua per un giocatore dell'età di Shevchenko. Aspettiamo dunque che qualcosa si muova da parte di Sheva. Noi abbiamo sempre espresso a Sheva il nostro gradimento per il suo eventuale ritorno, ma comprendiamo la situazione del Chelsea e non siamo riusciti a renderla favorevole a noi e a questo ritorno».

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ieri Sky mercato diceva che il vero obiettivo è Drogba, amico di Maldini,ma che Mourinho non vuole assolutamente cedere mentre Abram vedrebbe possibile con ciò soddisfare la voglia di giocare di Scheva. Comunque è chiaro chd Pato è un falso obiettivo e che alla fine se compreranno sarà a Barcellona, che ha esuberi, o a Londra
danielone

TheSteve ha detto...

A me questo fatto che il mercato del Milan lo faccia Maldini, insieme a non so chi altro nello spogliatoio, dà sempre più la percezione della decadenza del club. Non esiste una strategia seria e chiara di rinnovamento, un progetto dettato dalla proprietà in condivisione con la dirigenza e l'allenatore. Esistono invece azioni tattiche ispirate dagli umori e dai rancori di questo o quel senatore influente, che oltre tutto sembrano destinate a fallire sistematicamente una dopo l'altra. Votazioni e consulti, Drogba sì, Cassano no, Shevchenko forse... siamo all'avanspettacolo, povero Diavolo!

Anonimo ha detto...

Ma sei milanista o sei interista?
Decadenza del Milan?
Guarda un po' in Bacheca ciccio...
Remember Atene?

Odio i disfattisti.. che parlano a inizio stagione e si basano sulla campagna acquisti... meglio prendere niente che uno come Oliveira...

TheSteve ha detto...

Parlo di decadenza, caro ciccio. Decadenza dello stile societario, che è sempre più connotato dalle manovre grottesche dell'antennista brianzolo e della sua corte dei miracoli. Decadenza dei comportamenti dello spogliatoio, che assomiglia sempre di più ad un circolo di vecchie zitelle da canasta domenicale. Uno spogliatoio tipo quello di Zenga, Bergomi e Ferri a fine carriera... per fare un esempio che tu possa capire. Quando i capitani coraggiosi diventano senatori a vita, questa è "decadenza". In quanto alla campagna acquisti, in quarant'anni di vita non ho memoria di un allenatore che ad agosto abbia dichiarato: non voglio nessuno, stiamo bene così. Anche questa, caro Yuri, è decadenza. E i ragionamenti è meglio farli a inizio stagione, quando si stilano i programmi e si disegnano le strategie, perché a fine stagione è troppo tardi.

Anonimo ha detto...

BERLUSCONI ON SHEVCHENKO

24 July 2007, Speaking at a press conference on Monday evening, Milan supremo Silvio Berlusconi gave his thoughts on a variety of transfer issues, touching specifically on Andriy Shevchenko, Kaka and Alexandre Pato.

"We expressed our liking for his possible return, but the problem is Chelsea," said Berlusconi, speaking about a possible return for Andriy Shevchenko.

"We cannot make the kind of offer that would please Chelsea. There are some major roadblocks regarding the player's valuation.
But we are waiting for something that could move."

da: www.goal.com

Anonimo ha detto...

MALDINI SU SHEVA, di Franco Ordine - lunedì 06 agosto 2007

Sul suo incontro estivo a Miami con Sheva si è molto favoleggiato: avete ricucito i rapporti?

«Le nostre mogli sono amiche, ci siamo trovati a Miami e abbiam vissuto 5 giorni insieme, con i bambini, una sera è arrivato anche Nesta. Mai parlato di Milan, di trasferimento, di come riparare qualcosa che si era rotto. Se Sheva avesse affrontato l'argomento io gli avrei esposto, con trasparenza e lealtà come succede tra amici, la mia opinione sull'argomento. Non l'ha fatto. Mi ha solo messo al corrente dei suoi tormenti seguiti al cambio di campionato, allenamenti e spogliatoio».

da: www.ilgiornale.it