01 marzo, 2008

SHEVA CERCA CASA

Shevchenko agli amici: Io ritorno a Milano.

[Corriere.it] Dice che un giorno scriverà un libro su Mourinho e su quella che è stata la sua amara avventura nel Chelsea. Dice che quando ha incontrato i suoi ex compagni a Londra, che lui stesso è andato a visitare in ritiro prima della gara con l’Arsenal, si è sentito uno di loro. «È come se non fossi mai andato via». Soprattutto ad alcuni amici milanesi, Andriy Shevchenko, 31 anni, l’attaccante fuggito due estati fa alla corte di Roman Abramovich per imparare l’inglese, ha confidato: «Sono pronto a rientrare a Milano». Chissà se alla sua convinzione hanno contribuito le parole di Adriano Galliani con cui si è intrattenuto a tavola dieci sere fa dopo lo 0-0 di coppa dei rossoneri. Un cheek to cheek che non era sfuggito nemmeno ai tabloid che già avevano sottolineato la strana decisione dell’ucraino di salire sull’autobus del Milan all’uscita dell’Emirates Stadium. Il centravanti avrebbe raccontato di aver raggiunto un’intesa di massima con la società rossonera per un accordo triennale. «Chiudo la carriera nella squadra che rappresenta la mia famiglia. Torno a casa». Di certo la moglie Kristen, che ebbe un ruolo rilevante nella scelta di traslocare sulle rive del Tamigi, è d’accordo sul rimpatrio.

Agli amici di Milano Andriy ha aggiunto che è alla ricerca di una nuova sistemazione italiana: dopo aver abbandonato la villa sul lago di Como nella quale risiedeva in affitto, ora Shevchenko vuole una casa adatta per sé, la moglie e i piccoli Jordan e Cristian (è già partita anche la caccia alla scuola materna per i bimbi). Pagato 43,5 milioni di euro nel giugno del 2006, ora la sua quotazione èmiseramente crollata. Problemi fisici alla schiena e il recente ingaggio di Nicolas Anelka hanno contribuito a rendere ancora più sporadica la sua presenza in campo. A Londra si sussurra che il patron dei blues, dopo le reticenze dello scorso anno, sarebbe ora disposto a cedere il suo pupillo con la formula del prestito. Proprio ieri Kaká, nel celebrare il prolungamento del suo matrimonio con il Milan, ha ricordato le parole con cui Sheva lo ha dissuaso dall’accettare la corte del Real Madrid. «Ho visto giocatori andare via, come Andriy, che poi mi hanno sempre consigliato di valutare bene le mie decisioni perché il Milan è diverso. Vive di sentimenti, di affetto». Uno degli ostacoli alla riuscita dell’operazione nostalgia è rappresentata dallo status di extracomunitario. Quindi l’eventuale tesseramento di Sheva impedirebbe l’arrivo di altri big (Drogba), però sarebbe compatibile con il rientro alla base di Marco Borriello, uno che a detta di Ancelotti «può giocare titolare nel Milan». Ne risentiremo parlare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BERLUSCONI SU SHEVA, 04 MARZO 08

Il Milan si gioca un pezzettino della sua grandiosa storia europea questa sera, l'Arsenal è impaziente di mettere sul prato di San Siro tutta la sua freschezza e gioventù per provare a mettere in difficoltà i campionissimi in carica ed autori di tre delle ultime cinque finali della Champions.

Eppure per Silvio Berlusconi il pregara della sfida ai Gunners non è concentrato solo ed esclusivamente sul tema Wenger-Adebayor-Fabregas. Si parla anche di futuro, di condotta da tenere sul mercato, di possibilità di tenere alta una bandiera importante della società di via Turati: Paolo Maldini.

Queste le parole del patron rossonero: "Ora non è più come prima: si può giocare anche a quaranta anni. A Paolo ho detto che dovrebbe restare e provare per l'anno prossimo. Per noi è importante avere ancora Maldini in squadra. Però anche se non sarà così, il nostro capitano restera lavorare all’interno della societe contribuirà al Milan del futuro".

Non solo Maldini, però, nel futuro analizzato da Sivlio Berlusconi, che regala due chicche per quelli che potrebbero essere nuovi arrivi per l'attacco della squadra di Ancelotti per la prossima stagione. I nomi? Shevchenko ("Che prenderei se decidesse di tornare e se le norme ce lo consentissero") ed Amauri ("Un grande giocatore, non possiamo che ammirarlo").

Maldini, Shevchenko, Amauri: e se ce li ritrovassimo tutti al Milan nel prossimo campionato?

da: www.goal.com

Anonimo ha detto...

LA PARABOLA DI SHEVA, 04 MARZO 08

LONDRA, Da San Siro a Griffin Park. Per Andriy Shevchenko l’avventura al Chelsea è sempre più un incubo.

Dopo sette stagioni da protagonista al Milan, in Italia e in Europa, l’attaccante ucraino si è perso in quel di Londra dove nell’ultimo anno e mezzo, prima con Mourinho e poi con Grant, è diventato sempre più un oggetto misterioso. Domani, nel ritorno degli ottavi di Champions League contro l’Olympiakos, Sheva non ci sarà perchè, ufficialmente, sta ancora recuperando da un infortunio ma ieri sera l’attaccante ucraino ha forse toccato il punto più basso dell sua odissea londinese.

Shevchenko, infatti, è sceso in campo a Griffin Park, a Brentford, con le riserve dei Blues assieme a Sidwell, Pizarro e Ben Haim, per far rifiatare quelli del settore giovanile che saranno attesi da un’importante gara di FA Cup. Per Sheva la magra consolazione della fascia di capitano in una gara che ha comunque visto il Chelsea B perdere contro il Reading per 2-1, con il giovane talento argentino Di Santo a firmare il gol della bandiera.

A questo punto l’addio a fine stagione a Stamford Bridge potrebbe essere sempre più vicino per l’ex bomber rossonero.

da: www.lastampa.it