13 settembre, 2006

SOLO EUROPA

L'urlo di Pippo sotto i riflettori riconcilia con il calcio. Effetto notte. Questa è la nostra platea. Un po' sguarnita, perché molti hanno capito: 31.836 spettatori paganti per un esordio in Champions League non sono numeri da Milan. Al di là della propaganda bulgara del canale tematico e del sito ufficiale sui "settantamila al turno preliminare"... con i tagliandi d'ingresso al prezzo politico di 10 euri. Ce n'eravamo accorti lo scorso dicembre contro lo Schalke: crocevia della stagione, dentro o fuori l'Europa. A San Siro eravamo in quarantatremila: mezzo stadio.

Lasciamo alle spalle una stagione estenuante. Dopo l'ecatombe di Istanbul, abbiamo mandato giù tanto amaro. Troppo. Lo sgarbo insopportabile di Vieri in rossonero. La proverbiale ottusità di Ancelotti. I flirt con i boia Poulsen e Materazzi. Un altro tricolore buttato a Lecce. L'ambiguo, insopportabile addio del Balon d'Or. I "no grazie" di Henry e di Eto'o. Il ristoratore di Lodi e il Sistema Milan di Borrelli. L'assalto mediatico ai nostri colori. Il silenzio (assenso) della società. Quaranta giorni di B con penalizzazione (di 3 punti, sic!). I Tre Saggi e lo Scudetto degli Onesti. Il Comitato Etico e l'ammissione alla Champions sotto vigilanza Uefa. Gli obiettivi primari di mercato (Crespo e Ibrahimovic? dio ce ne scampi...) sfilati sotto al naso dai Perdenti vincitori. Le tentazioni incoffessabili di Pirlo e Kakà (prima della sentenza definitiva) e le smentite poco verosimili del club. La diffida ufficiale al Real Madrid e le successive avances private a Ronaldo (sicché non è bastato Vieri). I viaggi in Spagna di Galliani, inibito sotto mentite spoglie come accompagnatore di Braida. La proprietà che si defila. L'asta al rialzo per tale Ricardo Oliveira e il fantamercato sui fratellini o i fratellastri di Ronaldinho... E Marcio Amoroso.

Il Popolo Rossonero presenta il conto: in Serie A quest'anno 35.000 abbonati, contro i 53.000 dell'anno passato.

Ma questa è la nostra platea. Dal 1963 a Wembley, quando abbiamo alzato per primi la coppa con le orecchie. E da vent'anni a questa parte, con sette finali conquistate sul campo. Altro che "il danno causato all'immagine del calcio europeo": diciamolo pure, senza falsi pudori, che Monsieur Platini ci ha provato a togliersi qualche sassolino dalla scarpa... Ma siamo qua, dove dobbiamo essere. Dove la Signora Omicidi e i Perdenti Onesti hanno sempre raccolto briciole e sberleffi. E verrebbe voglia di assecondare la provocazione di chi chiede di vedere il Diavolo solo in Europa. Fuori, una volta per tutte, da questo maleodorante cortile tricolore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

PIRLO: "Ora voglio il pallone d'oro".

(...) Ha mai pensato di andare a giocare all'estero?
Quest'estate sono stato vicino ad andare al Real Madrid. Mi attirava l'idea di un'esperienza in Spagna, molto più che in Inghilterra, ma alla fine ho parlato a lungo con i dirigenti rossoneri e col mister, e ho deciso di rimanere al Milan".

Da METRO di martedì 26 settembre 2006.

Anonimo ha detto...

KAKA': "Via solo se il Milan trova l'accordo".

17/07/2006 Mentre il corteggiamento nei suoi confronti da parte del Real Madrid continua imperterrito, Kakà prende la parola e al quotidiano spagnolo "As" confessa che la destinazione sarebbe a lui gradita. "Mi fa piacere che il Real sia interessato ad avermi - ha detto il brasiliano - ma firmerei solo se arrivasse a un accordo che va bene al Milan e a me, ma soprattutto al Milan. Ho rinnovato e non voglio forzare la situazione".

da: www.tgcom.mediaset.it