17 aprile, 2007

L'ALTRA BESTIA NERA

Serie B TIM 2006-2007
Recupero ventiduesima giornata, martedì 17 aprile 2007
Stadio Olimpico di Torino

JUVENTUS - RIMINI 0-0

JUVENTUS: Buffon; Birindelli, Legrottaglie, Chiellini, Balzaretti; Camoranesi, Marchisio (1 s.t. Zebina), Giannichedda, Nedved; Del Piero (38 s.t. Zalayeta), Trezeguet (30 s.t. Palladino).
A disposizione: Mirante, Venitucci, Marchionni, Bojinov.
Allenatore: Deschamps.

RIMINI: Handanovic; Baccin (38 s.t. Cristiano), Vitiello, Porchia, Bravo; Cascione, Tasso; Pagano, Ricchiuti (22 s.t. Jeda), Valiani; Moscardelli (29 s.t. Matri).
A disposizione: Pugliesi, Pezzi, Ambrosini, Bischeri.
Allenatore: Acori.

ARBITRO: Ciampi di Roma.
ASSISTENTI: Giordano e Costa.
QUARTO UOMO: Gallione.
AMMONITI: 29 s.t. Zebina, 32 s.t. Cascione, 35 s.t. Matri, 42 s.t. Cristiano.
ESPULSI: 1 s.t. Balzaretti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche con i bagnini sono andati in isteria. La cultura Moggi dei giocatori gobbi non prevede risultati avversi ed arbitraggi non ossequienti.
PS: oggi hanno sospeso tutta la scuderia arbitrale di Moggi, dopo che per un anno ha sofferto di daltonismo scambiando l'azzurro per il bianco.
Adesso non servono più e possono fare le ferie lunghe. Meno male che lo zio Platinì ha una memoria di elefante.

Danielone

TheSteve ha detto...

Parafraserei il Gattopardo, sintetizzando il concetto che affinché tutto rimanga com'è, è necessario che tutto cambi.

Si sono rifatti una verginità dal chirurgo plastico e hanno portato a casa uno sconto di pena che pesa, da solo, ben più dei due scudetti che gli hanno scucito dal portafoglio (portafoglio rubato al Milan, peraltro).

Secondo le migliori tradizioni della Famiglia, agli scontri diretti hanno mandato ad arbitrare gli amici di famiglia, assicurandosi i 3 punti che - analogamente a quanto accadeva ai tempi di Moggi e Bertini - occorrevano per tenere lontane le antagoniste e al sicuro il primato.
Si annoverano, nel palmares di cadetteria, altri rigori negati e altri gol regolari annullati agli avversari.

Torneranno in A in carrozza, giacché con i piedi loro, sul campo, hanno saputo dimostrare solo che le partite già vinte sono quelle sulla carta (vedi Rimini, Albinoleffe, Mantova, etc.) o arbitrate dalla cricca di Moggi.

Poi scaricheranno con ignominia il "marsigliese" Didì, che pure di epo-segreti della Casa ne serba parecchi. Tutto secondo le migliori tradizioni gobbe.

Bentornate, merde.