15 giugno, 2007

SILVIO, BASTA LA PAROLA

Berlusconi frena su Eto'o e rilancia su Sheva: Con noi all'80%

[IlSole24ore.com] «Eto'o mi piace, è giovane, ma io sono un romantico e preferisco Shevchenko». Silvio Berlusconi va in controtendenza rispetto alle indicazioni del mercato del Milan emerse negli ultimi giorni: il presidente rossonero nella serata di ieri ha frenato il progetto di portare a Milanello il camerunense del Barcellona, caro sia a Galliani che ad Ancelotti, dicendo di preferire piuttosto il ritorno dell'ucraino. «Fino all'altro ieri - ha detto Berlusconi in tv - quando ho parlato per l'ultima volta con Galliani, la linea era calda e pensavo che il ritorno di Shevchenko al Milan fosse fatto all'80 per cento. Se nel frattempo la percentuale fosse scesa magari al 50, Galliani me l'avrebbe sicuramente detto». Per il presidente rossonero il ritorno dal Chelsea dell'ucraino non è un problema: «L'ingaggio di Andriy non è un problema, rientrerebbe nei parametri della società». Berlusconi ha aggiunto che Sheva «ha un grande desiderio di tornare e non esistono ostacoli legati al suo stipendio perchè sarebbe pari a quelli degli altri nostri campioni. Poi bisogna accordarsi con il Chelsea sul costo del cartellino: ogni club cerca di fare i propri interessi. Credo comunque che Sheva completerebbe in modo ideale il nostro attacco». Ma dietro al desiderio di rivedere l'ucraino in rossonero c'è anche il mai celato affetto di Berlusconi nei confronti di Shevchenko: «Io considero Sheva mio figlio, ho vissuto momenti importanti per la sua famiglia».

E con questa, senatori e allenatore son serviti. Ora sono tutti corbezzoli per il Cranio Lucente...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

BERLUSCONI: ETO'O^ MEGLIO SHEVCHENKO
"La linea con l'ucraino è calda, è l'ideale per il nostro attacco e per me ha l'80% di possibilità di tornare: nessun problema per lo stipendio, va capito quanto vuole il Chelsea. L'africano è giovane ma io sono un romantico..."

MILANO, 15 giugno 2007 - Una questione di cuore. Che fa passare in secondo piano i discorsi economici, tecnici, tattici. Silvio Berlusconi ha scelto e ieri sera l’ha detto chiaramente: “Eto’o mi piace, è giovane, ma io sono un romantico e preferisco Shevchenko”. Una preferenza chiaramente espressa all’interno della società, come si evince da altre frasi del presidente rossonero: “Fino all’altro ieri, quando ho parlato per l’ultima volta con Galliani, la linea era calda e pensavo che il ritorno di Shevchenko al Milan fosse fatto all’80%. Se nel frattempo la percentuale fosse scesa magari al 50%, Galliani me l’avrebbe sicuramente detto. Sheva ha un grande desiderio di tornare e non esistono ostacoli legati al suo stipendio perché sarebbe pari a quelli degli altri nostri campioni. Poi bisogna accordarsi con il Chelsea sul costo del cartellino: ogni club cerca di fare i propri interessi. Credo comunque che Sheva completerebbe in modo ideale il nostro attacco”.

IL PUNTO Proviamo a interpretare. L’impressione è che Shevchenko abbia chiesto a Berlusconi di tornare, che il presidente gli abbia promesso di accontentarlo, che abbia detto a Galliani di acquistarlo dal Chelsea e che abbia considerato risolta la questione. Senza considerare un aspetto: Roman Abramovich non può regalare Shevchenko al Milan e si aspetta di rientrare di buona parte dei 45 milioni spesi un anno fa. E qui la trattativa si è bloccata, perché Galliani giustamente ragiona da manager e mette le esigenze del club davanti a quelle di Shevchenko: il grande ritorno può andare in scena, ma non al prezzo finora chiesto dal Chelsea.

AFFETTO Berlusconi, intervenendo alla trasmissione Sfoghi di calcio trasmessa su Canale Italia e condotta da Caterina Collovati, ha spiegato i motivi della scelta: “Io considero Sheva mio figlio, ho vissuto momenti importanti per la sua famiglia: l’operazione al cuore del padre, la nascita del figlio di cui sono stato padrino. E poi Andriy è ancora giovane, ha tanti anni di carriera davanti a sé. E quando lo dico, penso a Ronaldo: qualcuno ipotizzava che fosse finito e invece ha sempre mostrato grandi motivazioni. L’anno prossimo il Milan in Champions League avrà in Ronaldo il primo grandissimo rinforzo. Se poi riusciremo a prendere Shevchenko o Eto’o, avremo completato il quadro. Non dimentichiamo, comunque, che i campioni che cerchiamo (e penso anche a Ronaldinho e Drogba) sono pressoché incedibili. Abbiamo fatto delle offerte ipotizzando anche grandi sacrifici economici, ma abbiamo ricevuto solo dei no: anche per Eto’o”.

da: www.gazzetta.it

Anonimo ha detto...

La macchina si è cancellato 43 righe.In sintesi è un minestrone molto appetitoso ma pur sempre riscaldato mentre E'too sarebbe stata cucina fusion
danielone

TheSteve ha detto...

Prima di qualsiasi considerazione tecnica, quello che dico io è che l'outing del Berlusca è uno scacco matto di comunicazione ai vari padroncini del vapore...

Decide chi caccia il grano, punto. E tra le righe, si legge forte e chiaro un altro messaggio al pelato: pochi scherzi, tu non sei Moggi e io non sono Agnelli. Se due giorni fa l'affare era fatto all'80%, oggi non mi puoi venire a raccontare che l'affare non si fa più.

Con tanti saluti a Maldini, Costacurta e Ancelotti.

Anonimo ha detto...

"Nostalgia, nostalgia canaglia" cantavano albano e romina a sanremo nel lontano 1987.
D'altronde lui è romantico e cantautore, quindi....
In fondo "I figli so nu piezz'e'core" e dato che suo sheva è un suo figlioccio, non può che accoglierlo nuovamente a casa.
Alla faccia dei "fratelli" cattivi che gli avevano già occupato la cameretta.
Restiamo a vedere se dovranno fare spazio o se l'occupazione abusiva l'avrà vinta.

Anonimo ha detto...

Sui muri di Roma, dopo la libberazzione e le prove tecniche di democrazia comparvero le scritte arridatece er puzzone.
Ma come dice il poeta era solo nostalgia canaglia e mistificante.
Nel calcio i ritorni non funzionano. Ne sono una testimonianza Sacchi e Capello, ma anche un crepuscolare Donadoni. Nel calcio bisogna avere il coragio di godere il passato e costruire il futuro. Diversamente ripeteremo all'infinito la replica degli immortali come tanto piace a Galliani ed ai suoi maggiordomi.
danielone