10 luglio, 2007

IL GIORNO DELLA VERITÀ

Milan-Shevchenko, ore decisive.

[Sports.it] Queste potrebbero essere ore decisive per il ritorno di Andriy Shevchenko al Milan: l'attaccante è arrivato a Los Angeles per il raduno del Chelsea e incontrerà a breve il presidente Roman Abramovich, il direttore sportivo Kenyon Martin e il suo "nemico", il tecnico José Mourinho. Si tratterà di una prima, importante occasione per l'ucraino per spiegare le proprie intenzioni per il futuro: in sostanza, Sheva dovrà prendere posizione e dichiarare apertamente di voler davvero tornare al Milan, come - al di là di ovvie dichiarazioni ufficiali improntate alla fedeltà ai Blues - si vocifera ormai da tempo. Se ci sono buone possibilità che l'ex-Pallone d'oro chieda effettivamente ad Ambramovich e Martin di essere lasciato andare, resta però da verificare se il Chelsea sia disposto, un anno dopo averlo acquistato, a cedere il proprio attaccante, e se sì, con quale modalità e a che prezzo.

L'ipotesi per la quale si continua a spingere maggiormente da Via Turati è quella del prestito annuale con diritto di riscatto da esercitare tra dodici mesi e fissato sui venti milioni o, come seconda opzione, l'acquisto immediato a titolo definitivo ma a non più di 25 milioni di euro, ben ventuno in meno del prezzo cui Sheva è stato ceduto al Chelsea l'anno scorso. Di sicuro c'è che il Milan non vuole invece prendere in considerazione altre possibilità o prezzi per arrivare al calciatore, che, dal canto suo, sa di non essere una prima scelta - Berlusconi gli preferisce Ronaldinho, Ancelotti vorrebbe Eto'o - e, addirittura, di essere in seconda fila anche rispetto al compagno di squadra Didier Drogba, che però Mourinho ritiene incedibile e che potrebbe partire solo qualora arrivasse proprio Eto'o. Quello tra Andriy Shevchenko e il Milan resta quindi un "matrimonio" fattibile ma, al momento, solo perché altri "pretendenti all'altare" non sono disponibili. Qualora qualcuno di questi si liberasse o il prezzo dell'ucraino restasse proibitivo, allora questi sarebbe costretto ad allungare quello che considera ormai un sorta di esilio: dorato ed in una città splendida come Londra, ma pur sempre un esilio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

SOLO SHEVA PUO' CONVINCERE ABRAMOVICH A LIBERARLO
(Gazzetta dello Sport)

10/07/2007 - L'ucraino oggi in ritiro con il Chelsea. Il miliardario vuole tenerlo lui proverà a chiedere di essere ceduto al Milan.

Andriy Shevchenko è arrivato ieri in California, dove oggi incontrerà i compagni del Chelsea. Intanto Silvio Berlusconi dovrebbe riunire nella sua casa di Arcore lo staff del Milan per parlare di mercato, ma l'incontro non è confermato. In ogni caso, d'ora in poi comincerà a chiarirsi la situazione intorno all'attaccante ucraino. Il presidente del Milan, che lo ha sempre messo al primo posto nella sua lista di desiderati, dovrà spiegare ai suoi uomini se e quanto intenda davvero investire nel ritorno dell'ucraino. Il resto è nelle mani di Sheva, che dovrà convincere Roman Abramovich a cederlo.

Per ora Shevchenko non gli ha mai parlato in termini precisi. Dovrà farlo, e non è detto che l'operazione abbia successo. Perché ci sono grosse novità al Chelsea. La squadra si è radunata ieri ed è volata a Los Angeles per il tour che culmina il 21 luglio con il match con il Galaxy di Beckham. Assente appunto Shevchenko che era già in America. Sull'aereo c'era anche Avram Grant, che domenica si è insediato come «director of football». Qualcosa come direttore tecnico, ma soprattutto un uomo di Abramovich dentro la squadra, e con poteri speciali, in tutti i settori del club. Una mossa che sembra studiata apposta per migliorare la posizione di Shevchenko all'interno del Chelsea.

Grant è il regalo di Abramovich a Shevchenko. Per il miliardario il mercato si è chiuso domenica con l'acquisto di Malouda, pagato 20 milioni di euro. Lo ha detto ufficialmente Peter Kenyon. «Ci siamo impegnati su quattro anni per Shevchenko e per Ballack. Non siamo affatto d'accordo con chi li ha definiti due flop: la loro seconda stagione sarà molto meglio della prima». Parola di Kenyon, cioè di Abramovich. Il russo non vuol più fare omaggi costosi di prestiti e sconti alle rivali di Champions. Solo Shevchenko può cercare di far leva sul padrone per tornare al Milan. Andriy Shevchenko sa che Abramovich punta ancora su di lui e non vuole deluderlo, ma non vuole neppure affrontare un'altra stagione di critiche continue da parte di Mourinho.

da: www.goal.com

Anonimo ha detto...

SHEVCHENKO, ADDIO MILAN

11/07/07 - Secondo il telegiornale sportivo di mediaset, "StudioSport", la trattativa per riportare Andriy Shevchenko al Milan è da giorni pressochè tramontata: la società rossonera infatti non intende investire più di 10-12 milioni di euro sull'ucraino, in netta fase calante della sua carriera, a dispetto di una richiesta di 30 milioni del Chelsea. Shevchenko rimarrà dunque al Chelsea, probabilmente in panchina, visto i dissidi con il tecnico Josè Mourinho: a tal proposito smentito anche il faccia a faccia tra l'ex stella milanista e il tecnico lusitano, previsto originariamente, secondo la stampa inglese, per ieri.

da: www.tuttomercatoweb.com

Anonimo ha detto...

LA FISCALITA' SPAGNOLA AIUTA PER RONALDINHO?

11.07.2007 - Potrebbe essere proprio quella fiscalità spagnola, tanto maledetta da Adriano Galliani, ad agevolare il trasferimento di Ronaldinho al Milan: il brasiliano infatti gode in questo momento infatti della famosa "legge Beckham", il regime fiscale agevolato che prevede la tassazione al 24% per artisti, calciatori e liberi professionisti sul suolo iberico. Tuttavia, la legge prevede la validità solo per 5 anni dal momento della sua approvazione: in sintesi dunque, dal 1 gennaio 2009, R10 costerebbe al Barcellona molto di più di oggi e ciò pone un insormontabile ostacolo sulla trattativa per il rinnovo del Gaucho con i blaugrana. A quel punto poi, nell'estate 2009, Ronaldinho potrebbe avvalersi della famosa "Legge 17", quella utilizzata da Morgan De Sanctis per svincolarsi dall'Udinese, per rescindere il proprio contratto previo pagamento di un parametro Fifa che sarebbe basso (intorno ai 10 milioni): dunque tutto questo insieme pone Laporta e soci al momento di prendere una decisione definitiva per evitare grane future. Assecondare le richieste del brasiliano (che sarebbero al momento insostenibili, visto l'abbondanza di ingaggi alti in casa Barça) o cedere all'offensiva rossonera? In questo momento in Spagna, le convinzioni di una permanenza del 10 di Porto Alegre sulle ramblas stanno iniziando a vacillare: tralaltro pare che lo stesso entourage del giocatore preferisca il trasferimento al Milan...Non resta che aspettare dunque, con un Adriano Galliani pronto a colpire su mandato di Silvio Berlusconi.

da: www.tuttomercatoweb.com