04 novembre, 2007

ADESSO BASTA?

«Sulla questione arbitri c’è poco da aggiungere: c’è un problema arbitrale molto grande nei nostri confronti. Ci sono errori a ripetizione. Chiunque ha visto il rigore tranne l’arbitro. Ciò non toglie i nostri errori in fase di conclusione. Gli arbitri quando vedono un rigore lo devono dare. Non so perché ci sia questa ripetitività, io constato, non do spiegazioni. Sono curioso di sapere cosa dirà Collina su questo rigore: dirà sicuramente, visto che ha fatto l’arbitro, e anche bene, che il rigore c’èCaro acmilan.com, adesso basta lo diciamo noi. Perché ora mai, con l'autunno, è caduto il velo anche dell'ultima ipocrisia mediatica. Questa estate abbiamo sottoscritto qualcosa come 42 mila abbonamenti, versando nelle casse sociali credo oltre 13 milioni di euro. Lo abbiamo fatto come atto di fede, malgrado la ferita ancora aperta di Calciopoli. Lo abbiamo fatto malgrado la società, dall'estate 2002, non faccia più una campagna acquisti "da Milan". Lo abbiamo fatto malgrado il nostro allenatore, da 5 stagioni, non sia in grado di esprimere un'ipotesi di calcio alternativa a quella dei suoi 11 titolari.

Noi sappiamo - voi sapete, e tutti se ne sono accorti - che se a novembre viaggiamo (di nuovo) con 8 punti di ritardo sul tabellino di marcia, non è per la preparazione anticipata (comunicazione istituzionale 2006-2007) o per gli errori arbitrali (comunicazione istituzionale 2007-2008). Ma è perché puntare allo scudetto, oggi, al Milan non conviene: questione di sostenibilità finanziaria. Le ultime cinque campagne acquisti ci hanno portato in dote un solo giocatore fuoriclasse, Kakà. Dopo di lui, una teoria di ex atleti - non tutti ex fuoriclasse - e mediocri dicitori. Sicché, in campo, ci capita di spingere sulle fasce con un 37enne e un 35enne, che hanno come sostituti in panchina un 36enne e un 39enne. Mentre in attacco, abbiamo scelto di giocare con il modulo a una punta, perché le alternative in rosa sono solo due ed entrambe tenute assieme coi nastri adesivi, per il logorio degli acciacchi e del tempo. Tutto ciò è surreale.

Ma c'è di più. In un club sano, un allenatore che giustifica 4 pareggi e 2 sconfitte interne (record di Gigi Radice già eguagliato) con la motivazione che le squadre ospiti a San Siro si chiudono, verrebbe accompagnato alla porta con una pacca sulle spalle e un in bocca al lupo. In un club sano, un amministratore delegato che sperpera i capitali (ridotti, ma comunqe preziosi) messi a disposizione dalla proprietà, verrebbe incentivato all'esodo con una buonauscita e una stretta di mano. Le dichiarazioni odierne di Galliani sono di una gravità inaudita, insopportabile. I dossier sugli errori arbitrali sono materiale da Zamparini e Spinelli, non da primo dirigente AC Milan. Nemmeno Moratti era arrivato a tanto, prima di scoprirsi Onesto. Intollerabile poi (quanto emblematica) l'imbeccata a Collina: «Sono curioso di sapere cosa dirà su questo rigore: dirà sicuramente, visto che ha fatto l’arbitro, e anche bene, che il rigore c’è». In un sistema sano, queste parole verrebbero sanzionate con un deferimento.

Oggi Galliani dichiara che, nella sua posizione di a.d. del Milan, ha il "dovere di parlare". Domando: per quale motivo non si rivolgeva ad altri designatori arbitrali con gli stessi toni e i medesimi argomenti, quando era imbarazzante la sequenza dei soprusi autentici (al cui confronto, quelli di oggi fanno solo sorridere) e determinanti per la corsa al titolo (non per la rincorsa al quarto posto), invece di chiudersi in un "sofferto silenzio"? Il Popolo Rossonero, dico quello abbonato e pagante, esige oggi una risposta! Perché solo per dirne una, quel Milan-Juventus dell'Ottomaggio che assegnò il titolo 2005, con arbitro Collina, a tutti noi ha lasciato in bocca il sapore agro di una partita mai giocata. Come alcune altre, analoghe "sfide scudetto" disputate al Delle Alpi di Torino...

1 commento:

TheSteve ha detto...

A proposito di campagne acquisti, porto qualche dato a sostegno.

Carlo Ancelotti subentra a Fatih Terim nel novembre 2001. L'estate del 2002 arrivano: due giovani come Borriello e Dalla Bona, Dida (di ritorno) e Fiori per la porta, Kaladze, Nesta e Simic per la difesa, Leonardo (di ritorno), Redondo, Rivaldo e Seedorf per il centrocampo, Tomasson per l'attacco. Dico che sarà la prima e ultima campagna acquisti "da Milan" sotto la direzione tecnica di Ancelotti.

Infatti, la successiva estate 2003 arriveranno, con Kakà, i soli Cafu (33 anni) e Pancaro (32 anni).
Nel 2004 arriveranno Crespo, Dhorasoo e Stam (32 anni).
Nel 2005 arriveranno Kalac (33 anni), Vogel, Jankulovski e Gilardino, oltre a Amoroso (31 anni) e Vieri (32 anni) nel mercato invernale.
Nel 2006 arriveranno Oliveira, Gourcuff e Bonera, oltre a Grimi, Storari (30 anni), Oddo (30 anni) e Ronaldo (30 anni) nel mercato invernale.
Quest'estate, infine, sono arrivati Ba (di ritorno), Digao e Emerson (31 anni), mentre Pato si vedrà solo dopo il mercato invernale.