20 gennaio, 2008

IL FALSO NEL BILANCIO ONESTO (segue)

Plusvalenze: perché deferiti solo Milan e Inter?

[Repubblica.it/SpyCalcio] Martedì il superprocuratore Stefano Palazzi deferirà Milan e Inter: finalmente è chiusa l'inchiesta sulle plusvalenze. Milan e Inter hanno fornito "informazioni mendaci, reticenti o parziali". Ma, pur sopravvalutando ragazzini sconosciuti, non se ne sono serviti per iscriversi "fraudolentemente" al campionato. E questo eviterà penalizzazioni in classifica per illecito amministrativo, o doping amministrativo. Probabile solo un'ammenda con diffida. Sui due club, come noto, è stata aperta un'inchiesta della procura di Milano e Palazzi ha utilizzato quel materiale (pare però che Adriano Galliani non sia mai stato sentito a Roma: come mai?). Ma anche su tantissime altre società era stata aperta ancora prima che sulle due milanesi un'inchiesta penale, dalla Juventus al Genoa all'Udinese. Quasi tutti i club d'altronde si sono serviti per anni di quell'escamotage contabile. Ma per ora la giustizia sportiva si occupa solo di Milan e Inter. Di sicuro, la questione plusvalenze va chiarita una volta per tutte: la Covisoc - su impulso di Abete - ci sta lavorando. Ma è difficile mettere "paletti" alle valutazioni dei calciatori, anche se molti in passato sono stati ceduti a cifre altissime e non hanno mai giocato. Autentici carneadi pagati decine di miliardi di lire. Una pagina poco simpatica per il mondo del pallone.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ci facciamo mancare niente, ci manca solo la tratta delle bianche!
Gli onestoni saranno assolti, ci giuro. Sono nel ciclo magico, vedi scandali arbitrali di ieri sera. A Moratti la cittadinanza onoraria di Napoli ed il cavalierato del Chiagn' e Fotte.

Danielone

Anonimo ha detto...

INTER, LA RABBIA DI MORATTI E MANCINI

Messo (quasi) sullo stesso piano di Luciano Moggi, ora Massimo Moratti è infuriato. Le ultime polemiche sui presunti favori arbitrali, sulla sudditanza psicologica che adesso favorirebbe l'Inter, hanno scatenato amarezza e stupore a Milano. Roberto Mancini non si è presentato alla conferenza stampa in vista della gara di domani con la Juve, proprio per evitare di dover rispondere a domande sul tema arbitri-sudditanza. "L'Inter non ha nulla a che vedere con la vecchia Juventus...", sostengono negli ambienti nerazzurri. Moratti però non parla, ed è strano per lui sempre così cordiale. Ma ha investito circa 1000 miliardi delle vecchie lire, ha subito più di altri gli anni di Calciopoli (o almeno è convinto di averli subiti), e adesso questa bufera lo ha fatto indignare. Così come leggere che la sua Inter ha debiti per 200 miliardi di lire: si tratta in realtà di un deficit ormai storico che il patron è pronto, come di consueto, a ripianare. Mettendo mano al portafoglio, al suo portafoglio. L'Inter, sostengono sempre della parti di via Durini, non ha debiti con nessuno: calciatori e dipendenti vengono pagati ogni 27 del mese, e l'Irpef è saldata addirittura con giorno di anticipo. Si tratta quindi solo di veleni. Vero è che la gestione è onerosissima, che gli stipendi incidono molto nel bilancio e che, per fortuna dei tifosi nerazzurri, c'è un Moratti sempre pronto a tirar fuori quattrini. Calciopoli non ha toccato il club interista: nessuno è stato squalificato. Anche se certi episodi non sono stati certo "simpatici", diciamo così: il pedinamento dell'arbitro di De Santis (tutto da chiarire), il caso Nucini o lo spionaggio di Vieri (ammesso da Moratti) e di altri calciatori dell'Inter. Ma Calciopoli, uno o due, era un'altra cosa. Per questo il patron è infuriato con chi tira fuori paragoni (per lui) assurdi. Presto comunque potrebbe arrivare una nuova bufera sul club nerazzurro. L'Inter, e anche il Milan, stanno per essere deferiti dal superprocuratore Figc, Stefano Palazzi. E' solo questione di ore. Il motivo? Le plusvalenze. L'inchiesta Figc si è ispirata a quella della procura milanese: si tratta, nel caso dell'Inter, delle operazioni Crespo e Corradi. Secondo il pm Nocerino ci sarebbero stati "diritti ipervalutati per sei milioni di euro" e "compravendite incrociate con il Milan " per un totale di dieci milioni di euro. E sempre secondo il pm milanese queste irregolarità di bilancio avrebbero consentito al club nerazzurro di iscriversi irregolarmente al campionato 2005-'06. Ipotesi che gli esperti di Moratti hanno già smentito, così come hanno chiarito l'operazione-Crespo. "Nessuna plusvalenza". Ma in base al deferimento di Palazzi per i due club non vi sarebbe alcuna iscrizione irregolare ai campionati: né Inter, né Milan rischiano quindi penalizzazioni in classifica. Tantomeno per l'Inter di dover restituire lo scudetto (che fu tolto alla Juventus). Rischiano solo un'ammenda con diffida. Ad utilizzare il sistema delle plusvalenze a quei tempi erano tantissimi club: per ora sotto processo vanno i due milanesi, poi dovrebbe toccare agli altri (ma quando non si sa). Quell'epoca, comunque, pare definitivamente scomparsa. Pare.

da SpyCalcio del 22 gennaio 2008

Anonimo ha detto...

I DEFERIMENTI SONO IN ARRIVO

Stefano Palazzi, superprocuratore Figc, è stato ricoverato in clinica a Napoli per un leggero malore. Nei prossimi giorni, appena ristabilito, riprenderà il suo lavoro a Roma: c'è tantissimo da fare ma ormai pare che la "macchina" della giustizia sportiva stia cominciando a marciare. L'inchiesta su Calciopoli-2 è quasi alle battute finali, almeno per il primo stralcio. Mentre i deferimenti di Inter e Milan, caso plusvalenze, sono ormai pronti: deve solo firmare Palazzi, poi partiranno le notifiche. Si tratta, in pratica, dell'inchiesta della procura milanese: secondo il pm Nocerino, che ha concluso il suo lavoro e chiesto i rinvii a giudizio, il Milan avrebbe commesso irregolarità relative a diversi bilanci. L'Inter invece non avrebbe potuto iscriversi al campionato 2005-'06 (valutazione più volte respinta dal club nerazzurro). Secondo le indagini della giustizia sportiva, non ci sarebbero assolutamente gli estremi per contestare ai due club il tentativo di essersi iscritti fraudolentemente al campionato: quindi niente penalizzazioni in classifica, tantomeno revoca di scudetti. Ma sarà il processo-chiave, su un malcostume, quello delle plusvalenze, che certo non riguardava solo i due club di Milano. Ma quasi tutti quelli di serie A.

da SpyCalcio del 24 gennaio 2008