14 gennaio, 2008

MISSION IMPOSSIBLE

«Questa sera abbiamo deciso di ritrovarci per raccontare noi stessi, per raccontare ancora una volta la splendida favola del Milan. Vent'anni fa la missione che ci eravamo prefissi era stata quella di scendere in campo e risultare, tramite il bel gioco, più forti della sfortuna, dell'invidia e dell'ingiustizia e di riuscire ad essere padroni del campo. Oggi quel Milan è diventato il Club più titolato al mondo, la missione dunque è stata compiuta! Adesso però dobbiamo impegnarci per il futuro. La nostra missione da oggi in poi sarà quella di vincere altrettanti trofei nei prossimi vent'anni. Il nostro impegno è nei confronti di coloro che ci amano, ci seguono e prendono ad esempio di lealtà e sportività questa grande società. Grazie a tutti voi e un saluto a tutti gli amici napoletani con la speranza che possano uscire dalle loro contingenze negative».

Silvio Berlusconi, 13 gennaio 2008.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

UNA NUOVA MISSIONE

13/01/2008 - Prima del match con il Napoli, davanti ai 18 trofei internazionali del Milan, il presidente Silvio Berlusconi ha rinnovato la missione nata vent'anni fa.

Il Milan è pronto a vincere nuove sfide Al termine della cerimonia celebrativa il presidente Silvio Berlusconi ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Milan Channel:
"Questa festa è stata una bella serata, una serata di impegno da parte mia perché ho promesso che faremo il possibile perché tra altri vent’anni questa società possa vincere altrettanti trofei quanti quelli vinti in questi venti anni. Spero di poter essere ancora io a portare il Milan a conquistare questi trofei e se non potrò spero ci sia qualcuno della mia famiglia o chi per me a mantenere questa promessa.Non mi aspettavo di scendere in campo per partecipare alla festa, sono stato preso alla sprovvista. Mi è stato chiesto di scendere a centrocampo e sono stato orgoglioso di farlo per poter fare una nuova promessa a tutti i tifosi milanisti.Questa sera siamo in attesa di vedere in campo il trio della meraviglie brasiliano che abbiamo aspettato tutti da tanto tempo. E’ un trio che abbiamo voluto e inseguito per tanti anni e sono orgoglioso da Presidente di poterlo vedere in azione in questa partita contro il Napoli.Alle spalle di questo trio c’è un centrocampo di tutto rispetto formato da campioni come Seedorf, Pirlo e Ambrosini e ci sono altrettanti campioni in panchina pronti ad entrare.Prima della partita ho avuto l’occasione di parlare con Ronaldo e gli ho detto che è un giocatore giovane, ha solo 31 anni e ha davanti ancora nhove anni in cui può dimostrare il vero campione che è. E poi anche se Ronaldo impiega solo il cinquanta per cento delle sue qualità riesce a fare la differenza.Pato, invece, è un diciottenne, è incredibile quanto sia già maturo, parla e ragiona come un ragazzo più grande e credo che sarà in grado di gestire una situazione di emozioni che potrebbe esserci nela prima partita in maglia rossonera tanto più davanti al pubblico di San Siro. Credo che vedremo proprio una bella partita.Il Milan è Campione del Mondo e questa vittoria nel Mondiale per Club rende tutti i rossoneri molto orgogliosi. Non è facile salire sul tetto del mondo e quanto è successo in Giappone non ha precedenti nella storia del calcio. E' la realizzazione di un sogno".

da: www.acmilan.com

Anonimo ha detto...

Promettente Pato, veloce, ambidestro, gioca anche per la squadra. Se si abituerà ai difensori macellai italiani diverrà un grande come Sheva, forse anche un grandissimo come Kaka.
Peccato sia brutto come Moratti!
Danielone

TheSteve ha detto...

Prima di avventurarmi in paralleli vertiginosi attenderei qualche anno e soprattutto una centosettantatina di gol con la mitica Numero 7 sulle spalle. Intanto Bergomi, per restare nell'intorno dei macelli, ha già fatto sapere che Pato non è potente come il prossimo Pallone d'Oro Ibrahimovic e non ha il sinistro: praticamente un peto. Al di là di queste facezie, di scarsissimo interesse, registro che l'ultima apparizione del presidente ci ha lasciato, più che una missione per il prossimo ventennio, un malinconico testamento spirituale. E il dio del pallone ci salvi da Pierpiero! quello del "prodotto calcio"...

Anonimo ha detto...

Effettivamente il finalone di Scemi Channel aveva il sapore tarlato dei de profundis. La famiglia ha già dato, ha detto in sostanza il Cavaliere mascarato, non potendo per decenza confessare che per i figli è un vizioso che getta il loro denaro nel cesso del calcio.
Pazienza, arriveranno gli arabi o un novello Farina che si mangerà anche le gambe dei tavoli di Milanello.
Danielone