Un tesoretto da 50 milioni per ridisegnare la squadra.
Nella prossima campagna acquisti estiva il Milan potrà fare affidamento su almeno 50 milioni di euro. Sarebbe questa l’entità del "tesoretto" messo a disposizione dal presidente Berlusconi. Il numero uno di via Turati, intervenendo lunedì sera in diretta ad Antenna 3 Lombardia, ha fatto una promessa importante: l’acquisto di un fuoriclasse, con chiaro riferimento ad un attaccante di un certo peso e prestigio. Gli indizi conducono a uno fra Drogba, Amauri e Adebayor. Quest’ultimo appare sfavorito per il fatto che è extracomunitario e, quindi, toglierebbe il posto al rientrante Shevchenko. La scelta verrebbe ridotta a Drogba e Amauri. L’ivoriano e il brasiliano sono soggetti a una discriminante che potrebbe fare la differenza. Drogba viene valutato dal Chelsea almeno 35 milioni di euro. Zamparini ha fissato in 25 milioni di euro il prezzo di Amauri. Berlusconi ha annunciato anche un intervento piuttosto importante anche in difesa. Il gettonatissimo Zambrotta sta già preparando le valigie e dovrebbe costare almeno 6 milioni di euro, poco più della metà di quanto l’aveva pagato il Barcellona. Il rientro alla base di Marzoratti contribuirebbe ad abbassare l’età media dell’organico milanista. Scontato il divorzio da Dida, in via Turati ci si sta interrogando sull’eventualità di puntare anche su un portiere esperto e affermato come Frey (valutato almeno 20 milioni di euro) oppure su un giovane promettente come Lloris, anche lui francese, attualmente fra i pali del Nizza. Si tratta di una scommessa del valore di 3,5 milioni di euro. La campagna acquisti rossonera dovrebbe essere completata dagli ingaggi di Shevchenko (ceduto in prestito gratuito dal Chelsea) e da Flamini. Il potente centrocampista dell’Arsenal è in scadenza di contratto e il Milan l’ha già opzionato.
dal Corriere dello Sport di oggi.
12 marzo, 2008
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6 commenti:
CHELSEA, PARTONO TUTTI
13/03/08 - Per la maggior parte, si tratta di figure di secondo piano, fatta eccezione per Didier Drogba, Frank Lampard e dell’ex pupillo Andriy Shevchenko. Come noto, l’ivoriano è l’obiettivo non più segreto del Milan, pronto a sborsare 20 milioni di sterline (26 milioni di euro) pur di accaparrarselo, mentre Lampard è corteggiato da tempo dal Barcellona, fra l’altro sempre più vicino all’ex allenatore del Chelsea, José Mourinho, legatissimo al centrocampista inglese. Quanto a Sheva, ormai il suo rientro al Milan è solo una questione di mesi (nel senso che i club starebbero aspettando la fine della stagione per ufficializzarlo).
da: www.gazzetta.it
Oggi Kaka lancia uno svegliarino alla dirigenza del Milan. Questo è il momento della ricostruzione e degli acquisti importanti per trasmettere fra vecchi e nuovi lo spirito vincente del Milan.
Se il tesoretto c'è questo è il primo passo. Il secondo è spendere bene. E qui diventa spessa la questione essendo nota l'insipienza e la presunzione del trio Bronzetti-Galliani-Braida.
Urge affidarsi ai consigli ed alle strategie di Lucianone che sul tema mercato si mette in tasca il pelato tre volte al giorno.
danielone
IN RINO VERITAS
"Se i grandi calciatori sono sul mercato è giusto che il Milan provi a prenderli. Drogba, ad esempio, è uno di quelli che fanno fare il salto di qualità, a me poi piace Toni, è un uomo squadra, uno che fa anche reparto da solo. Comunque spero che non arrivi solo un grande attaccante, ma anche altri giocatori per rinforzare ancora la squadra".
da: www.sportal.it
MILAN, ATTACCO A BERBATOV
18/03/08 - Berbatov. Il nome dell'attaccante bulgaro va ad aggiungersi a quelli di Drogba ed Amauri, come obiettivo primario per il prossimo mercato. Registrata la grande concorrenza, italiana ed estera, sulle punte di Chelsea e Palermo, il club rossonero ha individuato un'alternativa di altissimo livello come il bomber del Tottenham. Dato per scontato l'arrivo di Shevchenko, la prossima estate i cancelli di Milanello si apriranno per accogliere uno di questi tre grandi attaccanti.
da: www.goal.com
SENZA CHAMPIONS NON SI INVESTE SUL MERCATO
19 marzo 2008 - Il Milan è a 4 punti dalla zona Champions. Per il futuro rossonero ci sono due strade: la prima se entra in Champions; la seconda se arriva solo in Uefa.
1 - Come si muoverà il Milan sul mercato?
Le priorità riguardano gli acquisti di un portiere, di un paio di difensori, di un centrocampista e di due attaccanti. Ancelotti ha dichiarato che ci saranno cinque punte nella prossima rosa, compreso il giovane Paloschi. Chi sono gli altri quattro? Certamente Pato e Inzaghi. C’è qualche dubbio sulla conferma di Gilardino. Si sta valutando la possibilità di riportare a casa Borriello (in comproprietà con il Genoa) e di ingaggiare Shevchenko. L’obiettivo numero uno, in caso di qualificazione in Champions, è comunque Drogba. Per gli altri settori: Pelizzoli e Frey tra i portieri. Flamini a centrocampo: il francese è in scadenza con l’Arsenal e il Milan ha già trovato un accordo di massima. Zambrotta (affare quasi chiuso) e Barzagli sono i rinforzi per la difesa.
2 - Cambierà qualcosa se il Milan fallirà il piazzamento Champions?
Si deciderà, molto probabilmente, di non investire su una grande stella per l’attacco (tipo Drogba, per intenderci, o anche Shevchenko) e si costruirà un gruppo con l’obiettivo preciso di conquistare lo scudetto. In soldoni: servirà una rosa più adatta alle lunghe corse che alle notti europee. Meno nomi altisonanti e più concretezza.
3 - Ancelotti resterà sulla panchina anche se il Milan non arriverà al quarto posto?
Berlusconi e Galliani garantiscono che il posto del tecnico non è in discussione. Ma le parole, nel mondo del calcio, volano via con il vento. Intanto i contatti con Marcello Lippi sono stati presi e portati avanti da quegli stessi dirigenti che oggi dichiarano "intoccabile" Ancelotti. E si sono interrotti, i colloqui con Lippi, quando l’ex commissario tecnico ha posto alcune condizioni come le cessioni di Seedorf e Inzaghi, o la riorganizzazione del settore medico. I dirigenti rossoneri hanno detto alt: al Milan sono loro a decidere su certe questioni (mercato compreso) e non vengono tollerate intromissioni da parte degli allenatori.
4 - Quale sarà il modulo del Milan nella prossima stagione?
Se Ancelotti sarà ancora sulla panchina c’è da giurare sul fatto che non ci discosterà molto dal modulo di oggi, cioè il 4-3-2-1. L’impiego contemporaneo di Seedorf e Kakà è fondamentale per sviluppare quel possesso di palla che è stato un marchio di fabbrica dei rossoneri fin dal 2002. Semmai la società dovrebbe pensare a inserire nell’organico alcuni elementi che possano consentire all’allenatore un cambio di modulo in corsa: passare, ad esempio, dal 4-3-2-1 al 4-4-2, sfruttando maggiormente il gioco sugli esterni. Oggi questa alternativa non è possibile perché nel Milan non ci sono esterni a disposizione, e quelli che ci sono (Cafu e Serginho) hanno finito la benzina da un pezzo.
5 - E’ quantificabile il danno economico se il Milan non si qualificherà per la prossima Champions League?
Difficile ipotizzare certe cifre, ma si può ragionevolmente pensare che, in caso di partecipazione alla coppa Uefa, nella cassaforte del Milan entreranno 15 milioni di euro in meno. Bisogna infatti considerare i proventi che derivano dai diritti televisivi, dagli incassi da botteghino (abbonamenti compresi) e dai soldi che l’Uefa dà in caso di vittoria o di pareggio.
da: www.gazzetta.it
MILAN, QUASI FATTA PER SHEVA
Milano, 19 marzo - Andriy Shevchenko sta cercando casa a Milano. L`ucraino si appresta a tornare al Milan. Proprio per questo nei giorni scorsi e` stato avvistato in zona San Siro. Non per far visita allo stadio come un turista qualunque, ma per prendere visione di alcune case. Imbattutosi in alcuni vecchi conoscenti meneghini, Sheva avrebbe infatti confidato di essere ad un passo dal ritorno in rossonero. Non a titolo definitivo, bensi` soltanto con la formula del prestito. Quanto basta, comunque, per far tornare il sorriso all`attaccante, entusiasta all`idea di rimettere piede a Milanello.
La prossima estate, cosi`, finira` l`esilio londinese dell`ucraino. Due anni iniziati nel migliore dei modi, con un trasferimento alla cifra record di 45 milioni di euro e il gol segnato al Liverpool nella Supercoppa inglese, sua prima presenza con il Chelsea. Preludio solo all`inatteso e repentino abbassarsi delle sue quotazioni. Prima per i presunti dissidi tattici con Jose` Mourinho, reo di schierarlo troppo lontano dall`area per esaltare la potenza di Didier Drogba. Poi per la mancanza di fiducia espressa a chiare lettere dal nuovo manager dei `Blues` Avram Grant. Il tutto sino al triste epilogo degli ultimi mesi, durante i quali Sheva e` finito addirittura per giocare con la squadra riserve del club londinese.
Toccato il fondo non si puo` che risalire. E, allora, capita che parallelamente alle tristi vicende del Pallone d`oro 2004, il Milan inizi a sentire la necessita` di un centravanti in grado di garantire un buon bottino realizzativo in vista della prossima stagione. La frattura, creata in gran parte dalla volonta` del giocatore di andare a Londra per far si` che il figlio potesse `imparare l`inglese`, pian piano si ricompone, con il presidente Silvio Berlusconi nelle vesti di mediatore. Sino all`incontro dello scorso febbraio, quando l`attaccante ha fatto visita al Milan presente a Londra per il match di Champions contro l`Arsenal, e alle vicende dei giorni scorsi. Il corso d`inglese e` finito, ora Sheva torna a casa.
da: www.datasport.it
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