23 maggio, 2008

FUGA DA LONDRA

Chelsea, è finita. Shevchenko in fuga.

[Gazzetta.it] Se i suoi figli hanno voglia di una favola, sarà meglio che guardino un film di Walt Disney. Perché a Mosca il finale fatato da raccontare non c’è stato. Andriy Shevchenko sperava di giocare un po’, entrare e risolvere qualcosa, poi chiedere la cessione a cuor leggero, tornare al Milan lasciando Abramovich con una coppa fra le mani, e tutti vissero felici e contenti. Invece Abramovich non ha avuto coppe (ma non sembrava preoccupato) e Shevchenko non ha avuto possibilità. E’ stato presente in tre finali di Champions: una l’ha decisa con un rigore, un’altra l’ha persa sbagliando anche lui dal dischetto. Stavolta è rimasto a guardare.

Dopo l’errore di Anelka, Shevchenko ha preso le sue cose e se n’è andato. Non sarebbe salito sul palco in caso di vittoria, non ci è salito da panchinaro sconfitto. Grant lo aveva utilizzato nelle ultime partite di Premier League e a Shevchenko, fra un salvataggio da grande difensore e un gol, sembrava di rinascere. Si sentiva in forma e Mosca era come la terra promessa, due anni di vuoto, di attese inutili, di critiche che si potevano cancellare. Invece è rimasto tutto com’era e l’amarezza è cresciuta. E con l’amarezza la rabbia per questi due anni bruciati, una rabbia fredda che lo ha portato ad andarsene senza dire parole che non ha mai voluto dire. Ieri Shevchenko è partito per Kiev dove lo aspettavano il c.t. Mikhailichenko e i compagni della nazionale ucraina. Il morale è a pezzi e dal Milan sono arrivate telefonate per cercare di tirarlo su.

Il suo ex club ribadisce: in caso di cessione a titolo gratuito, i dirigenti sono pronti a riprendersi l’attaccante che con la maglia rossonera ha segnato meno di Nordahl e più di Van Basten. Forse Shevchenko giocherebbe poco anche a Milano, ma tornare fra gente che lo ha biasimato, ma di base gli vuole ancora bene, sarebbe un passo avanti. Il Chelsea ha chiara la situazione: Shevchenko se ne vuole andare e pare che a Londra non sappiano che farsene. Il club si è preso ancora un po’ di tempo, 2-3 giorni al massimo, per decidere, ma difficilmente Abramovich permetterà che Andriy parta gratis e il Milan, che già ritiene di avere migliorato l’offerta (dal prestito annuale all’acquisto seppure a zero, con risparmio di due anni di stipendio per i blues) non farà di più.

Oggi Sheva sarà a Rotterdam, dove l’Ucraina giocherà in amichevole contro l’Olanda. Starà in campo magari mezzora, stavolta non perché non vogliano farlo giocare, ma perché è più giusto lasciare spazio ai ragazzi che si battono per un posto nelle prossime partite ufficiali. E’ già calato nel ruolo di capitano non giocatore, insomma. Peccato che il Chelsea lo abbia destinato al ruolo di non giocatore già da un pezzo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

SHEVA AL MILAN SOLO GRATIS

27 maggio 2008 - Il ritorno di Andriy Shevchenko al Milan continua ad essere argomento di attualità e ne ha parlato ancora una volta l'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, confermando che l'affare è fattibile solo a certe condizioni, quelle dettate dal club di via Turati che vuole riportare a casa l'ucraino senza spendere.
"Se il Chelsea lo lascia andare Sheva arriverà, dipende solo da loro - ha detto a Sky Galliani, che chiede ai londinesi un prestito gratuito -. Roman Abramovich e Peter Kenyon sanno benissimo quali sono le nostre condizioni, se loro sono disponibili a trattare su queste basi noi riporteremo a casa sicuramente Andriy".

da: www.sportal.it

Anonimo ha detto...

IL CHELSEA NON MOLLA SHEVA

27 maggio 2008 - Si complica l'affare Shevchenko. Il Chelsea ha gelato l'ucraino, che vorrebbe lasciare i Blues e tornare al Milan. Nelle parole di Peter Kenyon la smentita su presunti incontri per lasciarlo libero: «Non ci siamo visti ieri e non è in programma che ci si possa vedere neppure nei prossimi giorni - ha spiegato l'amministratore del Chelsea - Inten­de chiedere di essere ceduto al Milan? Per quanto mi riguarda Shevchenko è un gioca­tore del Chelsea». Nel frattempo, però, trapelano indiscrezioni di un contatto avuto da Sheva con Roman Abramovich. Il confronto sarebbe avvenuto mercoledì a Mosca, in oc­casione della finale di Champions: quel primo breve incontro si sarebbe concluso con la promessa di rivedersi per di­scutere in modo completo e definitivo entro la fine di questa settimana. Infatti, dopo aver giocato sabato con la sua nazionale in Olan­da, l'ucraino è volato a Londra.

da: www.corrieredellosport.it

Anonimo ha detto...

IL MILAN ATTENDE IL RITORNO DI SHEVA

27/05/2008 - Il mercato del Milan sta entrando nella fase più calda e tutti i reparti sembrano essere interessati da acquisti e cessioni.

Iniziamo dai portieri: Dida complica la vicenda rifiutando la cospicua buonuscita proposta dalla dirigenza e resterà dunque nella rosa milanista anche per la prossima stagione, togliendo spazio e soprattutto soldi a Lloris del Nizza e Abbiati, i due portieri su cui puntavano i rossoneri. Entrambi devono chiarire la loro situazione, avendo altre offerte (Lloris dal Lione e Abbiati dal Palermo), quindi a via Turati sanno di non avere molto tempo a disposizione.
Il reparto difensivo, oltre all'arrivo di Zambrotta che Ernesto Bronzetti sta trattando direttamente da Barcellona , dovrebbe essere rinforzato dal giovane Miranda, difensore brasiliano classe '84 attualmente in forza al San Paolo dopo una breve parentesi europea al Sochaux. Un'altra pista porta invece al terzino del Manchester United Patrice Evra, seguito attentamente dallo staff rossonero che deve rimpiazzare Cafù e Serginho.

A centrocampo vanno innanzitutto chiarite le questioni di Emerson e di Gourcouff, richiesto dal Bordeaux che lo vorrebbe in prestito. E' questo il reparto su cui la società milanese si stà muovendo meno, anche perchè Flamini è già stato acquistato e la trattativa per Mancini pare difficile.

Discorso attaccanti: il Chelsea dice di aver bloccato Sheva, ma il giocatore sembra essere riuscito a rompere il silenzio con Abramovich e in settimana dovrebbe esserci l'incontro fra i due. L'ucraino farà presente al presidente di voler andare via, ma il Milan, che lo accetterebbe a braccia aperte, ha chiarito di voler considerare unicamente il prestito gratuito.
In un contatto telefonico tra l'ex milanista e Galliani, l'attaccante ha ribadito la sua volontà di fare ritorno a Milano, anche riducendosi lo stipendio, e ha dato sicurezze sulla sua integrità fisica: come già ci aveva indicato Nando Sanvito in una sua intervista, il giocatore probabilmente ha preferito mostrare una forma fisica sottotono per fare abbassare le sue quotazioni in vista della cessione. Altro nodo da sciogliere è quello relativo a Borriello, che ha dichiarato di voler tornare al Milan per giocare e di non gradire la panchina. Infine Ariedo Braida ha fatto lievitare le chance dell'arrivo di Eto'o, sostenendo che piace molto alla società e che servirebbe più di Ronaldinho. Nonostante il brasiliano non sia ancora uscito dal mirino di Galliani, il camerunense presenta caratteristiche che soddisferebbero maggiormente le esigenze del club, in cerca di una prima punta piuttosto che di un trequartista. Nonostante il divario tra la richiesta dei catalani e l'offerta del Milan, Braida ha precisato che la possbilità dell'arrivo di Eto'o è molto concreta. Anche perchè dopo le cessioni di Gilardino (15 milioni), Grimi (4) e il riscatto di Oliveira da parte del Real Saragozza (10), le casse di via Turati sembrano essere gonfie.

da: www.ilsussidiario.net