27 giugno, 2007

PAZIENZA

Galliani ai tifosi del Milan: Ci vuole pazienza.

[Gazzetta.it] - Il silenzio sul mercato rossonero preoccupa e i tifosi cominciano a rumoreggiare, anche se nella prelazione degli abbonamenti per la stagione 2007/2008 si registra un autentico boom con 21.344 tessere rinnovate per un incasso di 6.841.687 euro, mentre lo scorso anno, alla scadenza del diritto di prelazione, erano appena 8.150. Non a caso il Milan è l'unica squadra della serie A con la casella vuota alla voce acquisti. Adriano Galliani lo sa bene, ma invita alla calma chiedendo al popolo milanista di avere pazienza fino al 31 agosto. Ieri sera all'ippodromo di San Siro, davanti ai tifosi che gli chiedevano di Eto'o, si è limitato a fare cenno di sì con la testa, confermando che il camerunense è il primo della lista.

«Ripeto ai tifosi: pazienza. Il Milan ha un solo obiettivo di mercato, cioè un attaccante molto importante - ha spiegato il dirigente di via Turati -. Eto'o e Ronaldinho? Molto difficili, speriamo non impossibili, come invece è Kakà per chi lo cerca. Vediamo, bisogna stare calmi e lavorare con tranquillità. Il mercato chiude il 31 agosto». Per poi ribadire: «Per ora Ronaldinho ed Eto'o per il Barcellona sono incedibili, poi vedremo». Sornione il sorriso di Galliani a proposito di Andriy Shevchenko, in vacanza a Miami con Maldini e Nesta. «Sheva è un grande attaccante. Fa parte della nostra storia. Con me sfondate una porta aperta, Sheva è il più grande goleador degli ultimi 50 anni, ma ora non è giusto fare nomi. Aspettiamo, lo ripeto, il mercato è aperto fino al 31 agosto».

Pazienza. Sotto i riflettori di Marsiglia, un cranio lucente e il suo impermeabile bianco: fuori per un anno da tutte le competizioni internazionali... ma pazienza! A merenda con Antonio e Luciano, un cranio lucente e il suo sofferto silenzio: due scudetti scippati (prima sul campo e poi nelle aule dei tribunali), una condanna per illecito sportivo in Italia e il pubblico ludibrio in Europa... ma pazienza! In vent'anni di illuminata dirigenza, tanti colpacci di mercato andati a buon fine (da Vierchowod a Vieri) e tanti altri no (da Materazzi a Poulsen)... ma pazienza! Di quando in quando, una perla d'ingegno manageriale (da Ricardo Oliveira a Suazo)... ma pazienza!
Portiamo pazienza, e rassegnamoci all'ineluttabilità del binomio grandi orecchie / cravatte gialle. Binomio inscindibile e imprescindibile, come ha sibilato Ordine nello studiolo bulgaro del Lunedì. Rassegnamoci all'idea che il nostro antennista brianzolo di mestiere non fa il biscazziere a Las Vegas, ma è semplicemente un farabutto un po' più pirla degli altri.
Rassegnamoci, oppure cambiamo sport.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

GALLIANI: CASSANO? MI E' SEMPRE PIACIUTO

Il vicepresidente del Milan al suo arrivo in Lega per la riunione del Consiglio: "Già a gennaio avevamo fatto in società una 'votazione' su Antonio, ma la proposta non era passata. Ora potremmo rifarla". Spinelli: "Dhorasoo è del Livorno"

MILANO, 28 giugno 2007 - "Cassano mi è sempre piaciuto. A gennaio avevamo fatto delle 'votazioni', perché io sono 'democratico', ma la proposta di ingaggiarlo non era passata. Adesso potremmo rifarla, questa votazione. C'era da convicere Ancelotti? No, non era stato lui a dire no. Pato? No, non ci interessa". Sono le parole di Adriano Galliani, vicepresiden te e amministratore delegato del Milan, al suo arrivo in Lega per la riunione del Consiglio sui diritti televisivi.

TheSteve ha detto...

«A gennaio avevamo fatto delle 'votazioni', perché io sono 'democratico', ma la proposta di ingaggiarlo non era passata. Adesso potremmo rifarla, questa votazione. C'era da convicere Ancelotti? No, non era stato lui a dire no».

Ogni ulteriore commento è superfluo.

Anonimo ha detto...

Fermate i microfoni e fatelo tacere.Peggio di lui c'è solo Marco Vitale.

Danielone

Anonimo ha detto...

IL MILAN VOTA SU CASSANO

Perso Suazo, i rossoneri sono alla ricerca di un attaccante. Il vicepresidente Galliani propone un referendum: "A gennaio lo spogliatoio aveva detto no, ora potrebbe ripensarci"

MILANO, 29 giugno 2007 - Il calcio è bello anche perché non sempre i suoi percorsi seguono una logica ferrea. Adriano Galliani è un dirigente particolare: sta molto attento ai conti, ma almeno per cinque minuti al giorno smette gli abiti del dirigente e indossa quelli del tifoso e dell’appassionato. A lui Antonio Cassano è sempre piaciuto. Per il talento, certo. Per quel pizzico di irriverenza che c’è in alcune sue giocate, forse. Per il gusto di presentare a San Siro un giocatore in grado di accendere lo stadio anche solo con un dribbling. Per la sfida che rappresenterebbe. Sì, perché riportare Cassano ad alti livelli sembra davvero un’impresa: altro che Ronaldo e i suoi chili di troppo. Qui la ricostruzione deve partire dalla testa e arrivare ai muscoli: un lavoraccio, che però stuzzica parecchio l’amministratore delegato e anche lo staff di MilanLab.

PENSIERINO - Ecco perché non sorprende la frase pronunciata ieri da Galliani: "Cassano mi è sempre piaciuto. A gennaio avevamo fatto delle "votazioni" perché io sono democratico, ma la proposta di ingaggiarlo non era passata". Inevitabile ipotizzare di riproporre il referendum nell’urna di Milanello. E Galliani sta al gioco: "In effetti adesso potremmo rifarla, questa votazione". Al di là del sondaggio nello spogliatoio (di cui parliamo a parte), merita una riflessione il pensiero dell’amministratore delegato rossonero che ha approfittato della situazione per allargare il discorso: "Da qui al 31 agosto aspettatevi solo un attaccante. Non ci sono numeri uno, due o tre, ma solo trattative con diverse grandi punte. Un incontro con il procuratore di Pato? Tutti parlano con tutti. Anche noi, ad esempio, abbiamo provato ad acquistare Henry a cui il Milan non dispiaceva. In Spagna però c’è una minore pressione fiscale. Ora aspettiamo che siano finiti gli acquisti in Spagna per iniziare in Italia. In ogni caso non ci interessa in particolare Pato. Shevchenko e Adriano? Inutile fare nomi, tanto lo sapete quali giocatori ci interessano. Eto’o per ora è incedibile, ma c’è tempo fino al 31 agosto. Non arriverà nessun centrocampista perché ho promesso al papà di Gourcuff di valorizzare il figlio".

SI’ O NO - Tornando a Cassano, l’impressione è che il Milan stia valutando attentamente pro e contro dell’acquisto. A favore dell’operazione ci sono i seguenti argomenti: il basso costo dell’operazione (il Real lo acquistò dalla Roma per 5,5 milioni), l’indiscutibile talento, la mancanza di un giocatore con quelle caratteristiche nella rosa (Cassano è una seconda punta, ruolo scoperto nel Milan). A spingere verso il no ci sono considerazioni di altro genere: il carattere di Antonio (che è sempre un’incognita), le sue condizioni fisiche dopo un anno e mezzo in cui ha giocato pochissimo.

QUATTRO O CINQUE? - L’acquisto di Cassano, però, non escluderebbe quello di Eto’o (o Shevchenko o Drogba: insomma quello di un grande attaccante). Perché nella rosa Antonio prenderebbe il posto di Oliveira e a quel punto il Milan potrebbe decidere di aggiungere a Ronaldo, Inzaghi, Gilardino e Cassano il grande attaccante che sta cercando ritrovandosi con cinque punte esattamente come nella scorsa stagione. E un reparto con Ronaldo, Inzaghi, Gilardino, Cassano e, supponiamo, Eto’o sarebbe decisamente più competitivo rispetto a quello composto da Ronaldo, Inzaghi, Gilardino, Oliveira e Borriello. L’alternativa sarebbe il sacrificio di Gilardino, ovviamente solo nel caso in cui Alberto dovesse avere poco spazio. Ma l’impressione è che Gila voglia saggiamente puntare sulle sue qualità e intenda accettare ogni tipo di sfida. Intanto i tifosi continuano a dimostrare il loro entusiasmo: nel primo giorno di vendita libera sono stati sottoscritti 4.055 abbonamenti. Le tessere vendute sono già 25.399: un incentivo in più per la società che sta cercando di piazzare un grande colpo sul mercato.

da: www.gazzetta.it

Anonimo ha detto...

La questione è un altra, quando dice pazienza, lo dice con la P maiuscola, ovvero Michele Pazienza centrocampista attualmente in forza alla fiornetina!

TheSteve ha detto...

Arguta osservazione, dal momento che il fenomeno vedo essere nato a San Severo, provincia di Foggia, patria del maggiordomo Franco Ordine ;-D