24 settembre, 2007

IL FALSO NEL BILANCIO ONESTO (segue)

Falso in bilancio: il pm chiede il processo per Galliani.

[LaStampa.it] Il pm Carlo Nocerino ha chiesto il rinvio a giudizio di Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, per falso in bilancio nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto "doping amministrativo", la realizzazione cioè di pluvalenze fittizie legate alla compravendita di calciatori. Per quanto riguarda invece l'accusa in relazione ai nerazzurri c'è un neo in più, relativo all'attuale vicepresidente e amministratore delegato 1999-2003, Rinaldo Ghelfi, e all'ex amministratore delegato Mauro Gambaro: e cioè il fatto che, secondo i calcoli della Gdf e della Procura, senza il doping amministrativo dei bilanci nerazzurri, l'Inter non sarebbe riuscita a rientrare nei parametri previsti e perciò non avrebbe potuto iscriversi al campionato di calcio della stagione 2004-05, conclusa al terzo posto.

Anche le due società, intese come persone giuridiche, vengono coinvolte dal pm Carlo Nocerino in base alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi da propri dirigenti nell'interesse aziendale: una prospettiva foriera di maxi-sanzioni pecuniarie nel caso di modelli organizzativi carenti o assenti, e comunque forse più insidiosa (perché quasi senza prescrizione) persino del versante personale penale, dove invece l'ipotesi contestata a Galliani è assai probabile si infranga nei brevi termini di prescrizione contemplati dalle norme sul falso in bilancio.

Lo sviluppo milanese è uno dei tanti filoni originati in tutta Italia dall'inchiesta-madre della Procura di Roma (nutritasi anche della denuncia pubblica dell'ex presidente del Bologna, Gazzoni Frascara) sul fenomeno delle operazioni "incrociate" per fare il maquillage ai bilanci delle squadre, tramite l'inserimento in contabilità delle plusvalenze apparentemente generate dalla cessione di giocatori ipervalutati: scambi di campioni di carta, in teoria contesi a suon di milioni dai maggiori club di serie A e B, ma nella realtà spesso poi mandati a giocare nelle serie minori, quasi sempre come "prestito gratuito" a dispetto delle loro teoriche valutazioni. Del resto, il meccanismo conveniva a tutti: mentre le plusvalenze (cioè la differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto) venivano iscritte per intero nel conto economico, producendo così un beneficio immediato per il bilancio in chiusura, il costo dei calciatori comprati veniva ammortato in più esercizi secondo la durata del contratto.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

FALSO IN BILANCIO, PER MORATTI SI VA VERSO L'ARCHIVIAZIONE

24 settembre 2007 - Archiviazione per Massimo Moratti, rinvio a giudizio per Adriano Galliani. L'inchiesta sul falso in bilancio condotta dal pm Carlo Nocerino si avvia verso una conclusione che "salva" il presidente dell'Inter e chiede il rinvio per il vicepresidente nerazzurro Rinaldo Ghelfi, l'ex dirigente Mauro Gambaro e l'amministratore delegato del Milan. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per le società Milan e Inter, accusate di violazione della legge sulla responsabilità amministrativa.

La richiesta di rinvio a giudizio è partita nei giorni scorsi dall'ufficio dei pm per essere inoltrata al Gup, che dovrà fissare la data della prima udienza preliminare.

La posizione di Moratti è stata stralciata in vista della richiesta di archiviazione. La decisione è stata presa dopo aver verificato che il capo di accusa relativo al bilancio del 2003 è già prescritto mentre quello relativo al bilancio del 2004 non può essere contestato a Moratti che, al tempo, non faceva parte del Consiglio d'amministrazione della società.

Secondo i pm, i dirigenti accusati avrebbero ritoccato i conti dei due club attraverso lo scambio di alcuni giocatori i cui prezzi sarebbero stati gonfiati. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra 1999 e il 2003.

L'inchiesta era nata da un esposto presentato dall'ex presidente del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara alla magistratura di Roma. Il fascicolo venne poi trasmesso alla procura di Milano per quanto riguarda Milan e Inter.

La prima reazione è quella del Milan che, in una nota ufficiale, sottolinea la corretteza dei bilanci societari e, quindi, l'"assoluta estraneità" di Galliani. Poi parla l'ad rossonero: "Non si parla di omicidi, io e Moratti non abbiamo ucciso nessuno ma abbiamo semplicemente acquistato e venduto giocatori. Quindi, siamo sereni anche perché stiamo parlando solo di calciomercato".

da: www.repubblica.it

Anonimo ha detto...

CODACONS: FALSO IN BILANCIO INTER? SCUDETTO ALLA ROMA

24 09 2007 - La Codacons, l'associazione a tutela dei consumatori, ritiene che lo Scudetto 2006 potrebbe essere assegnato alla Roma.

L'ipotesi potrebbe diventare realtà qualora la richiesta di rinvio a giudizio fatta dal pm Carlo Nocerino nei confronti della società nerazzurra per presunti falsi in bilancio venisse confermata in sede di giudizio.

Proprio il Codacons ha reso noto di aver già presentato "un esposto alla Procura della Repubblica di Milano chiedendo un controllo sugli ultimi bilanci della società nerazzurra per accertare eventuali irregolarità con particolare riferimento alla pratica delle plusvalenze prodotte dalle compravendite di giocatori".

Nel caso l'Inter sia trovata colpevole (si ipotizza che senza falso in bilancio la società non si sarebbe potuta iscrivere al campionato), la Codacons chiede che lo Scudetto 2006 venga assegnato alla Roma, arrivata quarta alle spalle anche di Milan e Juventus, punite però per quello stesso campionato per i fatti di Calciopoli.

da: www.sports.it

Anonimo ha detto...

Bisognerebbe spiegare all'antennista brianzolo che l'Italia è la patria del diritto oltreché il paese che ha vigenti 200.000 leggi. Si va in galera, talvolta, non solo per omicidio ma anche per falso in bilancio e false comunicazioni sociali.
Naturalmente la giustizia ha poi le doverosi graduazioni. Fernandel Moratti è archiviato, Galliani sarà processato.
Della cosa non ce ne potrebbe fregare di meno, come a tutti i veri milanisti che accendono ceri perché si accorcino i tempi di attesa della cacciata da Via Turati del pelato.
Resta la tristezza per come è stato ridotto il Milan da una dirigenza che indulgenza ci limita a definire incapace.
Ogni anno ha la sua croce disciplinare, come se non bastasse il disastro tecnico e la confusione mentale dell'ambiente e la decadenza sportiva di una squadra che rassomiglia sempre di più ad un museo delle cere.

Danielone

Anonimo ha detto...

LA PRAVDA ROSA

Dunque. La procura di Milano chiede il rinvio a giudizio degli amministratori di due squadre milanesi per falso in bilancio, una delle quali (quella che non vince mai) non si sarebbe potuta iscrivere al campionato che poi un suo ex consigliere d'amministrazione le ha regalato a tavolino. Il presidente di questa squadra, all'epoca del bilancio che secondo la procura è stato falsato, non era Massimo Moratti. Così la procura ha stralciato la posizione di Moratti, caricando a pallettoni sugli amministratori della squadra. Come titola, in prima pagina, la Pravda rosa? Chiesto il rinvio a giudizio per Galliani, archiviato Moratti. Oplà.
Gli altri giornali, sportivi e no, non sono così ridicoli, ma anche quelli che non nascondono la notizia (ma sempre nelle pagine interne) scrivono che sul piano sportivo al massimo le due squadre rischiano qualche punto di penalizzazione e straparlano di possibile prescrizione. Questo malgrado il codice sportivo agli articoli 7 e 13 descriva l'illecito amministrativo in modo analogo e parallelo all'illecito sportivo (quello che con parecchia libertà è stato imputato alla Juventus l'anno scorso) e prescrive esattamente le stesse sanzioni (quindi revoca scudetti e retrocessioni). Quanto alla prescrizione, il giochetto dei fan degli indossatori è questo: gli imbrogli nella compravendita di calciatori, se imbrogli sono stati, sono avvenuti nel 2003, quindi sportivamente sono prescritti. Però l'illecito, se illecito è stato, si è configurato al momento della presentazione del bilancio, grazie al quale la seconda squadra di Milano si è iscritta al campionato. Questo lo sa anche uno studente al primo anno di giurisprudenza, ma le palate di sabbia dei ruggieri palombi e dei candidi cannavò di questo mondo copriranno tutto.

da: Camillo, del 25 settembre 2007

Anonimo ha detto...

E ADESSO CHE COSA FARA' LA SUPERPROCURA DELLA FIGC?

IL CODACONS chiede che lo scudetto 2006 venga assegnato alla Roma, ma intanto l'inchiesta di Milano, con il rinvio a giudizio di Galliani per falso in bilancio, adesso chiede risposte anche sul fronte sportivo. Quelle risposte che sinora non erano mai arrivate dalla Superprocura: Stefano Palazzi dovrà fare sapere cosa vuole fare, come vuole agire, a che punto sta l'inchiesta della Figc. In passato, in via Allegri erano stati velocissimi. Ora non vanno più avanti. Vero che hanno appena cambiato uffici, ora sono in via Po, e che l'organico va completato. Vero che hanno riassegnato le inchieste dopo che procura federale e ufficio indagini sono diventate una stessa struttura. Ma questo silenzio ora imbarazza, soprattutto il presidente Figc, Giancarlo Abete, che ha chiesto massima celerità alla giustizia sportiva. Che farà Palazzi, adesso? Che farà anche con le altre inchieste, troppe rimaste nei cassetti? Il campionato è iniziato, i tifosi hanno diritto di sapere.

da: Spycalcio del 24 settembre 2007