Sheva come Beckham?
[Gazzetta.it] Andriy Shevchenko come David Beckham. Anche l’ucraino vorrebbe tentare l’avventura nella Major Soccer League, nel caso in cui dovesse lasciare il Chelsea. E pure in questo caso, come già per il campione dei Galaxy, a metterci lo zampino decisivo sarebbe la moglie. L’indiscrezione arriva dal “Daily Mirror”. Stando al tabloid, infatti, i New York Redbulls e i New England Revolution sarebbero pronti a ingaggiare l’attaccante e questa eventualità incontrerebbe il pieno favore della bella americana Kristen Pazik, sposata Shevchenko, colei già da tutti indicata come l’artefice del trasferimento del marito a Londra nell’estate del 2006, causa migliore qualità della vita per i figli rispetto a Milano.
L’esperienza a Stamford Bridge non è, però, andata secondo le speranze di Sheva e, soprattutto, di Roman Abramovich, che per portarlo via ai rossoneri scucì oltre 30 milioni di sterline (42 milioni di euro) e gli diede uno stipendio di 130.000 sterline (182.000 euro) a settimana. Del resto, i numeri parlano chiaro, con 2.149 minuti giocati in questa stagione in Premier League e appena 5 reti segnate (ovvero, una ogni 430 minuti), mentre i 17 gol complessivi sono costati ai Blues 2,36 milioni di sterline (3,3 milioni di euro) l’uno. Non solo. Per difendere Sheva, Abramovich litigò con Mourinho (che lo lasciava in panchina) e sappiamo tutti com’è andata a finire, ma nemmeno l’arrivo di Avram Grant a Stamford Bridge ha cambiato le carte in tavola. L’ucraino continua ad essere un elemento alieno alla squadra, la collaborazione con lo sprinter olimpionico Darren Campbell non ha portato i risultati tanto attesi e il tecnico lo ha detto chiaro e tondo al patron russo, che pare essersi finalmente deciso a dare il “via libera” alla vendita dell’ex pupillo.
L’estate scorsa, Silvio Berlusconi provò a riprendersi Shevchenko per meno della metà di quanto era costato ai Blues un anno prima, mentre la Dinamo Kiev cercò di farselo dare in prestito, ma entrambe le richieste vennero cassate. Ora, però, la situazione è diversa e se a gennaio arriveranno offerte, il Chelsea sarà pronto ad ascoltarle, pur sapendo che ci rimetterà un sacco di soldi. E nemmeno l’assenza di sei settimane di Drogba, impegnato con la sua nazionale in Coppa d’Africa, potrà scongiurare la partenza di Sheva se, come sembra sempre più probabile, il club londinese riuscirà ad arrivare a Nicolas Anelka del Bolton. Ecco perché gli Usa e la MLS sarebbero una possibile soluzione per il 31enne campione e farebbero contenta anche la signora Shevchenko, come fu per Beckham e la capricciosa moglie Victoria.
05 dicembre, 2007
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SHEVCHENKO SET FOR US
04/12/2007, Andriy Shevchenko has set his heart on following David Beckham to the US - if he is forced to leave Chelsea.
Shevchenko, 31, is desperate to stay at Chelsea but fears he could be sold as he struggles to win a first team place at Stamford Bridge. And the Ukrainian superstar, who is on £130,000-a-week, would fancy a move to a Major League Soccer club as his final career step.
Shevchenko is married to American model Kristen Pazik who would welcome a move to the States after moving to London from Milan for the good of their two children. Chelsea's £30.9 million British record signing has been an expensive disaster for Russian owner Roman Abramovich. Shevchenko's lack of first-team games was a massive disappointment for Abramovich after his huge outlay 18 months ago to sign the former European Footballer of the Year. It put huge strain on Abramovich's relationship with former boss Jose Mourinho, who left him on the bench.
Shevchenko has just five goals in 26 Premier League starts for Chelsea but was expected to get more of a look-in under new manager Avram Grant. He even took personal sprinting lessons from Olympic gold medal hero Darren Campbell to improve his prospects. But now Chelsea appear to be ready to listen to offers - even though they would have to take a huge loss on the player.
The striker refuses to give up on Chelsea but will have to think about his future if they put him up for grabs in the January transfer window. Ac Milan president Silvio Berlusconi, who remains a close personal friend, tried to buy Shevchenko back last summer and it is believed they tried to get him for less than half the £30.9m they received 12 months earlier. Dynamo Kiev also tried to sign their former striker on loan in August. Now Chelsea accept they will have to take a massive loss on Shevchenko, whose wages are an enormous outlay on a fringe player who rarely gets a game.
If they get an offer in January they may cut their losses although they will lose Didier Drogba for up to six weeks because of the African Nations Cup - so that may leave them reluctant to sell. But if they land their top target, Bolton striker Nicolas Anelka, then they may be ready to sell Shevchenko. The US could be the next step for the player and Shevchenko would be welcomed with open arms in the MLS, where he would be seen as another major crowd-puller for the league. Beckham caused a huge sensation when he arrived and Shevchenko would have the potential to do the same. New York Redbulls and New England Revolution are two of the teams that are keen on him.
£2.36MILLION PER GOAL
Each of Andriy Shevchenko's 17 Chelsea goals has cost the club around £2.36million. The flop striker cost £30m and has picked up around £10.14m more in wages since his arrival 18 months ago. Sheva has netted five times in 2,149 Premier League minutes, meaning it takes him an average of 430 minutes to score one goal. His chance conversation rate in the league is a miserable eight per cent.
da: www.mirror.co.uk
MEGLIO FINIRLA CON IL PERFIDO CHELSEA, 05 dicembre 2007
Londra - Aveva capito subito di aver sbagliato. Certo la moglie, l’educazione dei figli, l’esperienza di vita. Eppure già dopo una manciata di settimane Andriy Shevchenko aveva nostalgia dell’Italia. E a Silvio Berlusconi chiedeva di farlo tornare rossonero. Acquistato nell’estate 2006 dal Chelsea per 42 milioni di euro, l’attaccante ucraino non si è mai abituato al calcio della Premiership. Anonimo, irriconoscibile, superfluo. Il fantasma di se stesso. Da Pallone d’Oro a comprimario di lusso, sulla tratta Milano-Londra. Un lampo nell’esordio (finale di Community Shield), un altro gol nelle primissime giornate. Poi il buio. La scorsa stagione Sheva aveva chiuso con un misero bottino di quattro reti in 30 presenze in campionato. Incomprensioni con il manager di allora (José Mourinho), invidie nello spogliatoio, difficoltà nell’adattarsi alla realtà londinese. Già lo scorso inverno sembrava sul punto di partenza, destinazione San Siro. In estate idem, con il corteggiamento del Milan, questa volta però più tiepido. Trattenuto allo Stamford Bridge - in entrambe le circostanze - dalla ferma volontà del patron del Chelsea, Roman Abramovich, che dopo averlo inseguito a lungo non voleva privarsene alle prime difficoltà.
Motivato dall’orgoglio ferito o forzato a rimanere, la scorsa estate Sheva non si è mosso. Ma la stagione inizia ancora peggio di come era finita. Un infortunio ne compromette la preparazione estiva, Mourinho lo tiene fuori squadra fino a metà settembre. Neppure il successivo allontanamento del portoghese, che a suo tempo aveva dovuto subire l’acquisto di Sheva senza mai amarlo, si rivela propizio all’ucraino. Poche apparizioni, sporadiche presenze senza lasciare traccia di sé. Sette volte in campo (quattro come titolare), un solo gol in 338 minuti. Da quando si è insediato sulla panchina dei Blues, il nuovo manager Avram Grant non perde occasione per elogiarne la grande professionalità. E, per aiutarlo a ritrovare la forma perduta, gli ha messo a disposizione lo sprinter olimpionico Darren Campbell.
Eppure il sabato Sheva continua a sedere in panchina, con desolante puntualità. Un limbo che adesso l’ex milanista non pare più disposto a sopportare. Come sua abitudine evita ogni polemica, ma a chi gli sta attorno ha già fatto sapere che il vaso è colmo. In gennaio la Coppa d’Africa potrebbe regalargli nuovamente una maglia da titolare perché entrambe le prime due scelte, Didier Drogba e Salomon Kalou, saranno impegnate con la Costa d’Avorio. Ma Shevchenko non intende più accontentarsi di estemporanee comparsate. Vuole tornare a giocare ogni settimana. E se non sarà possibile con la maglia del Chelsea, è pronto a fare le valigie. Secondo il Daily Telegraph, non è escluso un clamoroso ritorno in Italia, con la maglia della Juventus, ma solo negli Stati Uniti l’ucraino potrebbe trovare ciò che va cercando per gli ultimi anni della sua carriera. Un Paese anglofono, dove la moglie Kristin si sentirebbe a suo agio; un campionato, la Major Soccer League, dove tornare subito protagonista. Seguendo l’esempio di David Beckham. Secondo radio-mercato non mancano i club interessati, come i New York Redbulls e i New England Revolution, che potrebbero garantirgli lo stesso stipendio faraonico (oltre nove milioni di euro fino al 2010), senza però pagare una sola sterlina al Chelsea. Ma ormai anche Abramovich si è rassegnato a veder sfumare quel sogno così a lungo cullato: trattenerlo sarebbe un’inutile, e onerosa, ostinazione.
da: www.ilgiornale.it
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